di Pierre Salvadori. Con Adele Haenel, Pio Marmai, Audrey Tautou. Francia 2018. Durata: 106’. Voto: 2,5/5 (DT)
Marsiglia. L’agente Yvonne, vedova di Jean, eroe poliziotto locale, racconta ogni sera le gesta di papà alla figlia che sta per addormentarsi. Inaugurata l’orrida statua in bronzo in memoria dell’ex marito, scopre però che Jean non era un sant’uomo e che per evitare l’incriminazione per truffa ha mandato in carcere per otto anni l’innocente Antoine. Piena di sensi di colpa, la donnacercherà di “riparare” il torto subito da Antoine provando a non farlo tornare in galera. Operazione complicata perché il ragazzo rimanendo in carcere senza motivo per anni ne è uscito violento, irruento e fuori di testa. Bizzarro pastiche tra il comico (finanche demenziale) e l’action poliziesco con echi alla Taxxii di Besson/Pires e Arma Letale.
La spettacolare ed esilarante sequenza iniziale dell’irruzione di Jean in un pericoloso covo dove si raffina droga, che è poi la favola della buonanotte raccontata alla bimba, si ripete di continuo con i cambiamenti dovuti alle scoperte di Yvonne. Personaggio interpretato dalla sempre volitiva ed energica Haenel, qui in versione tragicomica, ma sempre adorabile musino visto in Les combattants e La fille inconnue dei Dardenne. Particina per la rediviva “Amelie”, Audrey Tautou.
