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Pillon dopo il post offensivo su Zucconi insiste: “Un bel gesto verso un avversario”. E loda il no all’aborto dell’Alabama

Il mio post di Facebook su Vittorio Zucconi? Mi spiace moltissimo per le polemiche di questi giorni. Credo che la cosa più bella che uno possa fare sia affidare la sua anima al buon Dio. Le mie povere preghiere saranno inutili, però credo di aver fatto un bel gesto nei confronti di un avversario. È stato tutto strumentalizzato e interpretato male“. Così, a “Uno, nessuno, 100Milan”, su Radio 24, il senatore della Lega, Simone Pillon, si difende dalla ridda di polemiche scatenate da un suo post dedicato al defunto giornalista Vittorio Zucconi, col quale si era reso protagonista di un acceso alterco su Radio Capital, nel settembre scorso.

Pillon spiega le ragioni della passata querelle e aggiunge: “Io, come tutti i cristiani, sono convinto che ogni uomo sia composto da corpo e da anima e che la cosa più importante sia salvare l’anima. Quindi, la cosa più bella che si possa fare per un defunto è pregare per lui. La mia volontà è stata mal interpretata. Ricordo che quando Pertini morì, papa Giovanni Paolo II pregò a lungo per la sua anima e poi disse: ‘È salvo’. Io non sono Giovanni Paolo II e Zucconi non è Pertini, però, mutatis mutandis, con le dovute differenze, il mio intento era quello”.

Il senatore del Carroccio poi espone la sua nota posizione anti-abortista: “Sono a favore della vita, sempre e comunque. Credo che in Italia si faccia fin troppo poco per la vita e che dovremmo cominciare dalla legge 194, dandone piena applicazione nella prima parte, che è quella che prevede tutti gli aiuti possibili a una donna che si trova in una gravidanza a rischio. Non siamo più a 40 anni fa. Abbiamo tutti gli strumenti, profilattici ovunque, la pillola e una marea di anticoncezionali. Donne e uomini sanno cosa stanno facendo. Sappiamo anche con l’ecografia che c’è una vita umana, con tanto di manine, di piedini, di testolina, di occhietti, di nasino, di orecchiette. Secondo me – continua – arrivare a modificare progressivamente le cose in modo che si rispetti primariamente quella vita e spiegare alle persone che le cose si pensano prima è una scelta possibile. In Alabama che non mi risulta che sia uno Stato del terzo mondo, con tutta serenità hanno abrogato la legge che permetteva l’aborto. E ho visto che il Missouri ha seguito subito l’esempio dell’Alabama”.

Il parlamentare leghista, infine, loda ed encomia il suo leader: “Matteo Salvini ha una marcia in più, che è data paradossalmente dalla sua personale umiltà. Lui parla sempre con grande umiltà e gli italiani lo hanno notato. Mai Matteo si atteggia a colui che ha capito tutto o che fa il superiore rispetto agli altri, atteggiamenti che purtroppo avevano segnato il secondo Renzi e anche altri leader degli ultimi anni. Matteo ha sempre detto di sé: ‘Io sono l’ultimo dei peccatori, ma la famiglia è fatta dalla mamma e dal papà’“.

E chiosa: “Qualcuno pensa che lo Stato migliore di quello laico e laicista, in cui ciascuno può coltivare solamente nel suo privato la propria fede e guai a chi ne parla pubblicamente. Qualcun altro, come Matteo, me, altri della Lega, diverse forze politiche a livello europeo, ritiene legittimamente che le nostre radici cristiane abbiano diritto di cittadinanza anche in piazza. E non trovo assolutamente niente di male nell’invocare con una preghiera il cuore immacolato di Maria non per la Lega, ma per l’Europa e per l’Italia. Anzi, mi piacerebbe che tutti i politici avessero questo sguardo al cielo, perché l’uomo è a tre dimensioni. Non è che siamo solo bidimensionali”.