Da un anno i detenuti scrivono ad Antigone e al Garante del Lazio, raccontando della "cella liscia", dei "calci e pugni" in faccia, di aver perso la vista a un occhio. Dopo l'esposto di Anastasia è partita un'indagine. Sono già 4 i fascicoli aperti: un altro riguarda un episodio di violenza, due sono sui morti impiccati. Intanto, dopo l'omicidio dello scorso marzo, anche la polizia penitenziaria protesta: "Muro di fango eretto ad arte"
Nel frattempo, a fine marzo, il Consiglio d’Europa ha inviato una delegazione del Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene per esaminare la condizione dei detenuti sottoposti al regime 41-bis e all’isolamento. Il Comitato ha condotto una visita di dieci giorni e ha elaborato una relazione da consegnare al Consiglio. “Non ne conosciamo l’esito, ma in forma riservata verrà inviata al Governo – spiega il Garante a ilfattoquotidiano.it – che avrà un mese di tempo per rispondere. Poi la relazione verrà resa pubblica”.