Economia

Dazi, la risposta Ue a Trump: misure per 20 miliardi di dollari contro prodotti Usa

La commissione europea ha redatto la lista di merci americane che saranno sottoposte alle tariffe dopo che l'amministrazione americana aveva annunciato la sua 'black list' da 11 miliardi. Al centro della disputa la 'guerra' incrociata per i sussidi corrisposti rispettivamente ad Airbus e Boeing

L’Unione europea prepara la risposta a Donald Trump nella guerra Boeing-Airbus: Bruxelles ha previsto misure di rappresaglia per 20 miliardi di dollari contro i prodotti Usa. Questo il valore della lista indicativa di merci americane che saranno sottoposte a dazi, predisposta dalla Commissione Ue in risposta agli 11 miliardi di merci europee – tra cui Pecorino e Prosecco – che Washington ha annunciato di voler colpire qualche giorno fa. Secondo quanto apprende l’Ansa la lista, trasmessa oggi per esame ai singoli Stati membri, verrà ufficialmente pubblicata mercoledì e sottoposta a consultazione.

Gli Stati Uniti hanno annunciato che prima di rendere effettivi i dazi attenderanno che il Wto stimi il valore di quelle che vengono definite ‘contromisure’ rispetto ai sussidi europei ad Airbus. Un tema che, insieme a quello degli aiuti dati, secondo l’Ue, da Washington alla Boeing è da 14 anni al centro di un forte contenzioso. Secondo gli Usa, infatti, i sussidi ad Airbus danneggiano la compagnia Boeing, che tra l’altro è entrata in crisi per i problemi al 737 Max che hanno causato l’incidente in Etiopia. “La Ue si è approfittata degli Usa sul commercio per molti anni. Questo finirà presto”, ha twittato Donald Trump. La ‘black list’ dell’amministrazione Trump ha provocato la risposta di Bruxelles che ha bollato le misure come “esagerate” e preparato la replica, in base alle regole Wto, pur restando “aperta a discutere” con gli Usa ma senza precondizioni.

Allo stesso tempo, il Consiglio Ue ha raggiunto un’intesa di principio, nonostante l’opposizione della Francia, sul mandato negoziale per un ‘mini accordo’ commerciale con gli Usa per l’eliminazione delle tariffe doganali sui beni industriali. Dopo l’intesa di principio raggiunta giovedì a livello degli ambasciatori, lunedì prossimo è atteso l’ok formale senza discussioni. E, anche se Parigi non ha ancora definito la sua posizione, sia un’eventuale astensione che un voto contrario non avrebbero impatto, in quanto non serve l’unanimità ma la maggioranza qualificata per far passare il mandato.