Capitoli

  1. Ghana, così il Paese del padre del panafricanismo si è smarcato dagli aiuti e cresce del 7% diversificando l’economia
  2. Il discorso del presidente a Macron: "Basta dipendenza e carità"
  3. Diversificazione dell'economia per consolidare la crescita
  4. Le misure per far tornare la diaspora e investire in istruzione
  5. Dietro la crescita c'è la stabilità politica
Economia

Le misure per far tornare la diaspora e investire in istruzione - 4/5

Il presidente Nana Akufo-Addo, entrato in carica nel 2017, lo aveva promesso. E a Macron in visita ufficiale aveva detto: "Dobbiamo cambiare la nostra mentalità di dipendenza". Ora finisce il programma di supporto dell'Fmi, il pil è previsto in salita di oltre il 7% e sono state adottate misure per far tornare la diaspora e ridurre la dipendenza dell'ex protettorato inglese dalle esportazioni

Ma Nana Akufo-Addo ha attivato anche altre strategie: ha avviato una campagna per il ritorno in patria della diaspora che vive in Europa e Nord America, non solo i migranti, ma addirittura gli afrodiscendenti. E tale campagna comincia a portare frutti, come ha di recente raccontato Le Monde Afrique, dando conto delle storie di persone rientrate in Ghana o arrivate per la prima volta con l’intenzione di stabilirvisi. Le competenze e le risorse dei ghanesi di ritorno possono aiutare il decollo di un’economia diversificata. Nel settembre 2017, il presidente ha anche lanciato la Free High School Education (SHS) policy, un programma per rendere gratuito l’accesso alla scuola secondaria, “un investimento necessario – dichiarava – per la futura forza lavoro del paese” e un aiuto indispensabile per tante famiglie.

A gennaio, dopo sei mesi di lavori, ha riaperto la linea ferroviaria che collega la capitale Accra al porto di Tema, ferma da due anni in seguito a un deragliamento. Ma Akufo-Addo punta al ripristino dell’intera rete ferroviaria ereditata dai britannici, oggi attiva solo al 13%. A marzo, il vicepresidente Mahamadu Bawumia ha annunciato nuove misure per “liberare lo spirito d’impresa e aprire le nostre porte al mondo”, con l’obiettivo dichiarato di attrarre investitori e imprese, partendo anzitutto dall’informatizzazione delle pratiche burocratiche.