A far tornare l’opera di Hans Josephsohn in italia, dopo la sua ultima presenza alla 55esima edizione della Biennale d’Arte di Venezia, ci ha pensato Alberto Salvatori direttore dell’ICA di Milano che, con l’occasione, inaugura un ciclo di esposizioni personali dedicate ai grandi maestri del panorama internazionale. Una mostra monografica che comprende opere realizzate da Josephson dagli anni Cinquanta al Duemila e realizzate in ottone, creta e cemento oltre agli schizzi preparatori. Definiti “plastiche esistenziali” i lavori raffigurano busti, volti, figure intere e rilievi la cui materia, corrotta in superficie nei colori e nelle textures, definisce in un unico modellato una pluralità di sguardi prospettici.