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Televisione

Sanremo 2019, le pagelle della seconda serata: tra Einar che s’è messo in testa di riscrivere l’amore e Arisa che ci porta a La La Ladispoli - 2/5

Se c’è una qualche possibilità che la musica italiana arrivi in altri Paesi, è Il Volo. Il bel canto. La tradizione. Il pubblico in piedi. Come detto già dopo il primo ascolto, il pezzo è molto più debole di Grande Amore, con il quale i tre hanno vinto proprio il Festival. Fossimo in un cartone animato diremmo “sigh”,  invece 5–.

“Pezzo da musical”, lo dicono loro. E hanno ragione. Bene anche come sigla di qualche varietà. Arisa con quella voce può cantare anche la lista della spesa (magari confonde le parole e si presenta a casa con la pasta al posto del riso. Fa niente, Arisa). Peccato per questo brano, un po’ troppo La La Ladispoli (con tutto il rispetto per la bella località balneare). 6–

Nek e il giorno della marmotta. Filippo Neviani (vocalmente parlando un vero cecchino), ha questa caratteristica: arriva e ti ritrovi in una dimensione “altra”, dove lui è sempre uguale e canta sempre la stessa canzone che poi sentiamo in radio svariate volte, in un vortice spazio temporale. Anzi no, a volte canta canzoni migliori. 5/6