MARIA REGINA DI SCOZIA di Josie Rourke. Con Saoirse Ronan, Margot Robbie. Regno Unito 2018. Durata: 124’. Voto: 2,5/5 (AMP)
Erano cugine, sarebbero state amiche, la Storia le volle nemiche. Sintesi eterna della rivalità femminile più drammatizzata della storia britannica, quella fra Maria Stuarda ed Elisabetta I varrebbe un compendio fra riletture pittoriche, letterarie, teatrali e cinematografiche ma in epoca di Brexit – quanto mai rovente – la versione della drammaturga e regista inglese Rourke suona da gloriosa utopia unionista nonché, naturalmente, post-femminista. Ed eccessivamente, vien da rimarcare. Ci si chiede, infatti, quanto di storico possa risiedere nelle lacrime dolenti della Virgin Queen incontrando dietro a seducenti veli la cugina – legittima erede al trono, peraltro – costretta ad odiarla e condannarla. A regnare è il sapore melò dei loro amori, inetti maschietti di ambigua sessualità e sicura codardia: la donna comanda, ma a quale prezzo. Alla fine la Storia conta zero, a restare è la tragica fiaba, sono i volti perfetti (anche se per la fulgida Robbie/Elizabeth segnati dal vaiolo…) delle due dive dai lunghi capelli rossi, dagli abiti sontuosi, dai panorami mozzafiato di un film che ammicca all’horror, con il sempiterno sangue scespiriano a macchiare le nevi immacolate della Scozia. Il piacere per gli occhi non manca, quello per l’intelligenza (storica e artistica) latita un po’.
