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Avellino, sfiduciato Ciampi: il mandato del sindaco M5s finisce dopo 5 mesi

La mozione, sottoscritta da 19 consiglieri, ha ottenuto 23 voti a favore dei membri del Pd, di Forza Italia e dei gruppi "Mai più", "Si può", "La svolta inizia da te", "Avellino è popolare" e "Davvero Avellino", 6 contrari e 2 astenuti. Il voto ha concluso un dibattito durato 7 ore nel quale l’appello del primo cittadino a rimandarlo dopo quello sulla dichiarazione di dissesto del Comune

Il mandato di Vincenzo Ciampi ad Avellino finisce qui: il sindaco M5s è stato sfiduciato dal consiglio comunale. La mozione, sottoscritta da 19 consiglieri, ha ottenuto 23 voti a favore dei membri del Partito democratico, di Forza Italia e dei gruppi “Mai più”, “Si può”, “La svolta inizia da te”, “Avellino è popolare” e “Davvero Avellino”, 6 contrari e 2 astenuti.

L’esperienza del sindaco del Movimento 5 Stelle è durata esattamente cinque mesi. Il 24 giugno, nel turno di ballottaggio, Ciampi aveva prevalso su Nello Pizza, candidato del centrosinistra, coalizione che nel primo turno, il 10 di giugno, aveva conquistato la maggioranza dei seggi.

Il voto di sfiducia ha concluso un dibattito durato sette ore nel quale l’appello del sindaco a rimandare il voto di sfiducia dopo quello sulla dichiarazione di dissesto del Comune, non ha trovato riscontro. Nelle prossime ore, il Prefetto di Avellino, Maria Tirone, nominerà il commissario per la gestione ordinaria. Il comune di Avellino tornerà al voto nel mese di maggio del prossimo anno.

Nell’aula del Consiglio comunale Ciampi poteva contare su un gruppo del Movimento 5 Stelle composto da soli 5 consiglieri: una situazione particolare dovuta ai risultati del primo turno, che vedevano la coalizione di centrosinistra sopra il 50% ma il candidato, Pizza, fermo al 42%.

Nel suo breve mandato Ciampi si era fatto notare per alcune iniziative che gli avevano attirato parecchie critiche da parte delle opposizioni. Il 20 agosto, 6 giorni dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, il sindaco aveva firmato una lettera indirizzata al Genio Civile, al comando dei Vigili del Fuoco, all’ordine degli Ingegneri e a quello degli Architetti di Avellino e a quello dei Geologi della Campania e alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, in cui chiedeva personale tecnico che lavorasse a titolo gratuito per la verifica della stabilità del Ponte della Ferriera.

Pochi giorni prima, a partire dal 13 agosto, aveva fatto affiggere su una vela pubblicitaria un cartellone con i volti e i nomi di 5 consiglieri di opposizione che avevano votato contro una sua proposta di revisione di bilancio e aveva mandato il camion in giro per la città.