Società

Romolo + Giuly, la serie tv prende in giro il Molise. Ma la regione è un vero gioiello

di Luigi De Gregorio

Si sa il Molise appare poco sui media nazionali. Occorre che succedano fatti importanti. Quali la tragedia del terremoto di San Giuliano nel 2002 con il crollo della scuola elementare e la morte di 27 bambini e la maestra. E più recentemente le elezioni regionali dell’aprile 2018 nelle quali sembrava che fosse diventato l’ombelico del mondo.

Negli ultimi giorni però il Molise viene alla ribalta per un evento particolare: uno sfottò con botto mediatico. Proprio così. In Romolo + Giuly, comedy televisiva di Fox il cui cast comprende personaggi noti tra i quali Panariello e Bonolis, campeggiano gli sberleffi contro la Regione: “il Molise non esiste”, “Per punizione ti invio in vacanza nel Molise”, etc. che  hanno causato ovviamente una forte reazione dei molisani.

In particolare l’associazione romana le Forche Caudine costituita da romani nati in Molise o di origine molisana è intervenuta sulla stampa nazionale lamentando che suddetto sfottò incide sull’immagine del Molise, non senza ripercussioni sul turismo vanificando gli sforzi che vengono fatti per promuovere la regione, la sua cultura e le sue tradizioni e invocando “gli organi istituzionali dovrebbero porre freno con un pool di avvocati”.

Premesso ciò, occorre dire che gli autori di Romolo + Giuly, in questo caso, forse non mostrano una creatività di alto livello, forse non hanno il coraggio di ironizzare su regioni forti come la Toscana o la Lombardia (anche se di argomenti ce ne sarebbero), ma certamente non conoscono il Molise. Infatti, come tanti, se lo visitassero rimarrebbero stupiti e conquistati. Dai suoi prodotti alimentari, tanto per iniziare. Un esempio per tutti. Mangiando una mozzarella di Campobasso o di Boiano (con riferimento ai latticini) si chiederebbero: “ma finora cosa abbiamo mangiato?”

Ma, al di là dello stupore mangereccio, incapperebbero in altre sorprese. Le colline molisane sono dolcissime, da mettere in secondo piano la nota dolcezza  di quelle toscane. Un’unicità assoluta. A cui ne segue un’altra: il viadotto più lungo d’Europa. Per 8 km attraversa il Lago di Liscione. Da restare a bocca aperta. Molti non sanno che nel Molise si scia. E che da alcune cime alte 2000 metri si vedono contemporaneamente l’Adriatico e il Tirreno. Stupendo.

E le isole Tremiti? Uno splendore a portata di mano senza bisogno di alcun volo transoceanico. Obiezione: non fanno parte del Molise. Si, ma la minima distanza con Termoli (Molise) dimostra quanto geograficamente lo siano. Al pari di quanto la Corsica sarebbe  italiana per la sua vicinanza  alla Toscana.

Ed infine il Borgo antico di Termoli. Ha due plus: la godibilità e l’unicità che lo differenziano da tutti gli altri e lo rendono una perla senza paragoni. La godibilità è data da una strada-terrazza lunga circa 400 metri con muraglia a picco sul mare, di oltre 20 metri, che procedendo dal Castello Svevo di Federico II fino all’altezza del porto disegna una penisola e fornisce un panorama da mozzafiato variabile lungo il percorso. Ed essendo molto larga permette il passeggio rilassante e gaudente della brezza marina per centinaia di persone. Circa l’unicità  la lunga passeggiata con terrazza sul mare non ha eguali, almeno sul territorio italiano. A essa non sono paragonabili le terrazze – vista mare, quale ad esempio quella di Maratea, di lunghezza modesta. A essa non sono paragonabili i moli per il passeggio cittadino, quale per esempio il molo Audace di Trieste (poco meno di 250 metri) e quello di Piazza Bovio di Piombino (poco più di 100 metri). A essa non sono paragonabili i lungomare in gran parte ad altitudine zero, e quindi con vista spesso ostacolata da cabine e ombrelloni.

Insomma il Molise è un gioiello. Ma quelli di Romolo + Giuly ne ridicolizzano perfino le limitate dimensioni, come se il valore di un pittore dipendesse dalle dimensioni della cornice dei suoi quadri. Ma continuino pure a fare ironia e pubblicità fasulla. La realtà è: il Molise, se lo conosci lo ami.

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