Cronaca

Vibo Valentia, omicidio a Nicotera Marina: si costituisce il killer dell’agguato in spiaggia

È il 36enne Giuseppe Olivieri l'uomo che il 12 agosto scorso ha ucciso Francesco Timpano, 45 anni, dopo aver fatto irruzione nello stabilimento balneare "Il Gabbiano". L'uomo è è fratello di Francesco Olivieri, il 32enne che lo scorso maggio, in un raid omicida tra Nicotera e Limbadi, uccise due persone e ferì uno dei fratelli della vittima

È il 36enne Giuseppe Olivieri il killer che il 12 agosto scorso ha ucciso Francesco Timpano, 45 anni, a Nicotera Marina. L’uomo, dopo aver fatto irruzione nello stabilimento balneare “Il Gabbiano”, ha aperto il fuoco sulla vittima, uccidendola sul colpo, tra turisti e bagnanti. Braccato dai carabinieri del comando di Vibo Valencia, ha confessato il reato. L’uomo è fratello di Francesco Olivieri, il 32enne che lo scorso maggio, in un raid omicida tra Nicotera e Limbadi, uccise due persone, Giuseppina Mollese, di 80 anni, e Michele Valerioti, di 67 e ferì uno dei fratelli di Timpano, Pantaleone, e sparò contro l’auto di un altro fratello, Vincenzo.

Da subito, le indagini dei carabinieri avevano messo in collegamento l’omicidio di Francesco Timpano con quanto successo nei mesi scorsi. Le modalità con cui si era svolto l’agguato non avevano infatti lasciato dubbi agli inquirenti sul reale obiettivo del killer: la vittima non ha avuto scampo e i medici del 118 non hanno potuto fare altro se non dichiararne il decesso. Ciò che restava da chiarire era se l’omicidio di Timpano fosse da inserire nella prosecuzione del progetto criminale di Francesco Olivieri o meno.

Non è la prima volta che in provincia di Vibo Valentia si uccide sulla spiaggia. Con modalità simili, infatti, nel luglio del 2012, a Vibo Marina venne assassinato un uomo di 31 anni, Davide Fortuna, che si trovava al mare assieme alla moglie e ai figli piccoli. In quella circostanza il sicario, che indossava un casco integrale, si avvicinò alla vittima e iniziò a sparare con una pistola pistola calibro 9. Il delitto venne inquadrato nella faida in atto all’epoca tra le cosche di Piscopio e Stefanaconi che causò diversi omicidi e ferimenti.