Politica

Decreto dignità, perché quelle del governo secondo me sono solo chiacchiere

La realtà esiste. E per il governo del “cambia e mento” i nodi vengono al pettine. Il fantomatico decreto dignità voluto da Gigino Di Maio altro non è che il decreto falsità. Emblematica la relazione del presidente dell’Inps, la quale sembrerebbe evidenziare tutte le omissioni del Ministro pentastellato. Oramai siamo alla farsa completa.

Il Ministro del Lavoro Di Maio, che già di per sé sarebbe un ossimoro, non ha altra soluzione che continuare a nascondere la realtà dei numeri del suo stesso Ministero. Dopo oltre due mesi di governo nulla di reale è stato prodotto. Nessuna legge, nessun atto operativo ma soprattutto nessuna reale visione per aiutare il mondo del lavoro. Solo chiacchiere a fiumi. Solo atti confusionali.

Un decreto che ancora dovrà essere discusso in parlamento e che vede già la maggioranza divisa sul reale contenuto. Il tutto con evidenti contraddizioni e con le previsioni di Tito Boeri, secondo cui il decreto Di Maio (se diventerà operativo) farà perdere oltre 8 mila contratti ogni anno. Ovviamente salvo i fortunati amici del Ministro Di Maio che vengono assunti con chiamata diretta, come segretari particolari. Una maggioranza che non ha prodotto nulla di quello promesso come primissime cose da fare. Tutto fumo per nascondere le evidenti difficoltà.

La benzina che continua ad aumentare senza che le fantomatiche accise siano state minimamente diminuite. Salvini che continua a usare il Ministero come se fosse la sede della vecchia Lega. Querela Saviano solo per aver osato ricordargli le responsabilità per le drammatiche morti dei migranti. E intanto a livello internazionale siamo sempre più isolati e orientati più verso la Russia di Putin che con i Paesi Europei. Insomma uno scenario devastante.

In pochi mesi siamo crollati in tutti i fronti economici. Il dramma più preoccupante è la facilità con la quale si vuole negare l’evidenza di certi fatti e dei numeri e dati economici. Tutto si vuole manipolare a proprio uso e consumo. Le fake news al governo. E mentre tutto non si muove per i reali temi che interessano ai cittadini i grandi politici del “cambia e mento” sono impegnatissimi a cercare di dividersi le poltrone di sottogoverno. Una grande risultato è stato già ottenuto. Hanno fatto eleggere un dipendente Mediaset alla vigilanza della Rai. Un grande risultato del cambiamento. Ora arriva agosto, il Parlamento andrà in ferie, e il governo giallo-verde ci allieterà con la solita musica brasiliana. Si salvi chi può.