Politica

Migranti: cari 5 stelle, non vi riconosco più. Ribellatevi

Questo è un appello a voi attivisti, consiglieri, parlamentari, simpatizzanti del Movimento 5 stelle: con alcuni di voi ho condiviso ideali, progetti, incontri, lotte, libri. Ora non vi riconosco più: dove state andando? Cosa state diventando? Vedo molti di voi annaspare, tacere imbarazzati, oppure ripetere come un mantra “Ma prima era peggio”. Sapete benissimo che se prima i governi hanno fatto del male, questo non vi giustifica a farne altrettanto e anche peggio.

Ribellatevi a questa politica disumana dei respingimenti, chiedete di riaprire i porti e accogliere i migranti. Unitevi quanto meno alle dichiarazioni di Roberto Fico, presidente della Camera. Vi state lasciando convincere che gli immigrati sono cavallette che ci assaltano, che la nostra “fortezza Europa” va difesa ad ogni costo. È davvero questo quello che credete? Ho visto quelle foto, quei corpicini vestiti di rosso ripescati dalle acque, rigidi e senza vita, dell’età dei miei figli. Ho pensato alle loro madri impotenti, a quelle grida, a quelle mani che scivolavano via per sempre. Avrei voluto scuotere i ministri e ognuno di voi chiedendovi “Perché permettete che questo succeda? Perché non vi ribellate al male assoluto?”.

“Ci pensa la Guardia costiera libica a salvare i naufraghi” vi rassicura Matteo Salvini. Ma quanto affidamento si può fare su una Guardia costiera che ha solo quattro vecchie motovedette (dismesse e donate dall’Italia dai governi passati) e poco personale addestrato? Quanto affidamento si può fare su una Guardia costiera indagata dalla Corte dell’Aja per crimini contro l’umanità a danno dei migranti, come dice il Rapporto Guterres? Secondo l’Oim sono più di diecimila i migranti rinchiusi in 20 centri di detenzione sovraffollati e in condizioni estreme. Sono tutti migranti salvati in mare o bloccati prima di salpare dalla Guardia costiera libica e a ogni salvataggio le carceri traboccano. Questo vi sembra umano?

La retorica di Matteo Salvini e Luigi Di Maio in questi anni vi ha convinto che le Ong sono pericolose criminali (così come la retorica fascista e nazista criminalizzava chi salvava gli ebrei). Eppure le uniche due inchieste contro le Ong si sono sgonfiate nel nulla: una archiviata (quella di Palermo), l’altra che non va da nessuna parte (quella di Catania). Respingere donne incinte e minorenni, chiudere i porti: questo sì, invece, che secondo i giuristi si prefigura come una violazione del testo unico sull’immigrazione e della Convenzione europea sui diritti dell’uomo. L’Italia sta violando le norme, non le Ong.

“Ma l’Europa si comporta anche peggio di noi!” e su questo avete ragione. I leader europei continuano a rimpallarsi i migranti come fossero fastidiose zecche, impegnandosi in un “accordicchio” tutto teso ai respingimenti. Negli ultimi anni l’Europa (con i soldi di tutti noi) ha speso centinaia di milioni di euro per dotarsi di droni, visori notturni, barriere, programmi di ricerca per tenere lontani i migranti, non facendo altro che aumentare il traffico di esseri umani, la devianza, la criminalità e l’insicurezza. Con molti meno soldi e molta più umanità si sarebbero potuti aprire corridoi umanitari, permettere la libera circolazione dei migranti, si sarebbe tolta linfa alle mafie e ai trafficanti e con opportuni programmi di accoglienza si sarebbe permessa una positiva integrazione.

“Aiutiamoli a casa loro!” altro chiodo fisso. D’accordissimo, quindi smettiamo di vendere armi ai loro dittatori, smettiamo di accaparrarci i loro terreni, di sfruttare la loro manodopera, le loro miniere. E infine ricordiamoci che per aiutarli a casa loro dobbiamo cambiar vita a casa nostra, facendo a meno di un po’ della nostra “pacchia”.
Alcuni ragazzi di Faenza, in calce al tema di maturità, si sono appellati all’articolo 2 della Costituzione italiana per il rispetto dei diritti umani dei migranti, scatenando l’ira dei leghisti locali. Un appello coraggioso, in stile Don Lorenzo Milani, rivolto dai giovani a Salvini, Giuseppe Conte e Sergio Mattarella. Un appello al quale mi unisco e che rilancio a voi, popolo 5 Stelle. Spero che qualcuno di voi risponderà, magari non coi soliti mantra.