Scuola

Esami di terza media, addio al test Invalsi. E i prof di religione complicano l’organizzazione

I primi giorni dedicati alle prove di italiano, matematica e lingue straniere. E alcune scuole, per esigenze logistiche, hanno scelto di esaminare i ragazzi non più in ordine alfabetico, ma a seconda di chi ha frequentato l’ora di religione e chi no vista la presenza dei relativi docenti nelle commissioni

Sono più di 560mila i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado che a partire da stamattina sono tornati in aula per affrontare l’esame di terza media. Quest’anno per la prima volta il test Invalsi non fa più parte della prova finale del primo ciclo d’istruzione ma la presenza dei professori di religione cattolica nelle commissioni d’esame sta mettendo a dura prova l’organizzazione delle scuole. I professori di questa materia, infatti, insegnano su più classi e spesso anche su più scuole. In qualche realtà per facilitare lo svolgimento dei colloqui hanno trovato una soluzione accantonando la consueta abitudine di convocare gli alunni in ordine alfabetico scegliendo di esaminarli a seconda di chi ha frequentato l’ora di religione e chi no.

Come ogni anno i primi giorni saranno dedicati alle prove di italiano, matematica e lingue straniere ma quest’anno il cosiddetto “tema” presenterà argomenti differenti e la prova di matematica riguarderà problemi articolati su diverse richieste e domande a risposta aperta. Ogni scritto non potrà durare più di quattro ore e il colloquio sarà finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze previsto dalla indicazioni nazionali, con particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento fra discipline. Per la prima volta terrà conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse alle attività svolte nell’ambito di cittadinanza e costituzione.

Intanto oggi, con l’avvio delle prove, il ministero dell’Istruzione ha pubblicato il focus sugli esiti degli esami di Stato e degli scrutini nella scuola secondaria di primo grado, relativo all’anno scolastico 2016/2017. Il primo dato che emerge dall’indagine è che la percentuale degli studenti del terzo anno delle medie ammessi all’esame si attesta al 98%. Un dato in crescita dello 0,4% rispetto al precedente anno scolastico, il 2015/2016. Resta stabile la percentuale dei promossi all’esame: pari al 99,8%. Da notare che i tassi di ammissione più bassi si registrano invece in Sicilia (97,2%) e in Sardegna (96,8%).

Nessuno può pensare che l’esame di terza media sia difficile visti i risultati: i promossi con voto pari o superiore a otto sono stati il 50,6% nel 2016/2017 contro il 48,8% del 2015/2016. In aumento soprattutto i 10 e 10 e lode (+0,9%). Contemporaneamente, scendono i voti sufficienti: -1,9% per i 6 e i 7. Se poi prendiamo la lente d’ingrandimento e andiamo a vedere chi ottiene i voti migliori scopriamo che sono le femmine a studiare più dei maschi e a conquistare il podio.

Le studentesse ottengono risultati migliori dei loro colleghi maschi: il 59,3% delle ragazze ha superato l’esame con una votazione finale superiore al 7. Di queste, il 13,5% ha ottenuto un voto pari a 10 e 10 e lode. Gli studenti si concentrano invece nel 57,6% dei casi nelle fasce di voto tra il 6 e il 7; solo il 7% raggiunge il 10 e di questi solo il 2,6% ottiene la lode.