Politica

Centrodestra, faccia a faccia ad Arcore fra Berlusconi e Salvini. Il leader di FI vuole garanzie su giustizia e telecomunicazioni

Il neo ministro dell'Interno ha garantito a Berlusconi che la delega alle telco andrà alla Lega (e non a Di Maio, come vorrebbe lo stesso capo politico del M5s). E ha fornito rassicurazioni sui punti del "Contratto" che potrebbero danneggiare il leader di Forza Italia

È rimasto tagliato fuori dalla formazione del governo, nei sondaggi è sempre più lontano dal Carroccio e nella coalizione di centrodestra il suo partito sarà l’unico a votare no alla fiducia (Fratelli d’Italia va verso l’astensione). Ma Silvio Berlusconi non molla. E chiede conto a Matteo Salvini di quel “via libera” che ha permesso a Movimento 5 stelle e Lega di dare vita all’esecutivo Conte. Nella mattinata di lunedì 4 giugno i due leader si sono incontrati in un faccia a faccia di oltre 40 minuti ad Arcore. Un vertice “cordiale”, da quanto si apprende, in cui l’ex Cavaliere ha chiesto precise rassicurazioni su temi a lui “cari”. Quali? Giustizia, aziende, telecomunicazioni. Perché ora che Berlusconi non è più al governo, ha bisogno che il suo (non ancora ex) “alleato” gli offra adeguate garanzie.

Uno dei nodi centrali è quello delle telecomunicazioni. Anche se la “spartizione” di sottosegretari, viceministri, deleghe e presidenti delle commissioni parlamentari ancora non è avvenuta ufficialmente, infatti, Movimento 5 stelle e Lega devono risolvere il primo – delicatissimo – conflitto. Da un lato c’è Luigi Di Maio, che vorrebbe tenere per sé la delega alle telecomunicazioni (per evitare l’accusa di aver “accettato” i diktat esterni di Berlusconi), dall’altro c’è la Lega, che vuole quell’incarico per rassicurare l’alleato di sempre (e le sue aziende, cioè Mediaset). E su questo è arrivata la promessa di Salvini: la delega andrà alla Lega. Uno scontro, questo, che rischia di creare tensioni forti all’interno del neonato governo.

Ma durante il vertice fra il leader di Forza Italia e il neo ministro dell’Interno c’è stato anche modo di parlare di giustizia. Nonostante la casella del Guardasigilli nel governo gialloverde sia andata al pentastellato Alfonso Bonafede, infatti, Berlusconi vuole che la Lega lo tuteli da possibili “rappresaglie” dei 5 stelle contro di lui. Nel contratto di governo, si ricorderà, alla voce di giustizia sono previsti alcuni provvedimenti forti, come l’ipotesi di inasprire le pene per i corrotti e per il reato di voto di scambio, o quella di introdurre nuove norme anti-coorruzione. Sul tavolo anche le politiche economiche del nuovo esecutivo (la flat tax tanto cara agli imprenditori) e le prospettive future dell’alleanza di centrodestra.

“Come è andato l’incontro con Berlusconi? Bene”, ha dichiarato Salvini durante un comizio a Fiumicino. “Abbiamo parlato di progetti, di cose da fare perché continuo a ritenere che nel contratto e nell’azione di governo ci saranno tante idee che diventeranno realtà che arrivano dal programma del centrodestra”, ha aggiunto. Un modo per dire che l’alleanza con Forza Italia è ancora viva e forte. E che la Lega si farà portatrice delle istanze dell’ex Cavaliere in tutte le sedi che contano.