La7

Governo, Cazzola a Sapelli: “Sono un uomo felice”. La replica: “Avete governato negli ultimi anni e distrutto l’Italia”

“Stasera sono un uomo felice.”. Così a Non è L’arena (La7) l’ex deputato del Pdl, Giuliano Cazzola, commenta l’ipotesi tramontata di un governo M5s-Lega, dopo aver espresso iperbolicamente propositi di suicidio a L’Aria che Tira. E aggiunge: “Io sono tendenzialmente entusiasta. Ho messo fuori un cartello con la scritta: ‘Viva Sergio Mattarella. Mattarella sei tutti noi. Mattarella facci godere’. In caso contrario, avremmo avuto un governo di nemici e di persone che avrebbero mandato l’Italia a gambe all’aria. Sono assolutamente contento di avere un’altra opportunità. Mi scappa da ridere se penso che l’opposizione se la sia fatta sotto e questo mi porta ad avere un po’ di sfiducia nel futuro. Però abbiamo evitato il baratro”. “Io conosco le posizioni dell’amico Cazzola” – commenta l’economista Giulio Sapelli – “Continua la stessa linea della Cgil che lui ha rappresentato per tanti anni. Prima di parlare di poteri forti, come ho detto prima, si è trattato di una lotta per l’egemonia. Quelli che sostengono le idee di Cazzola hanno vinto”. E aggiunge: “Sono gli stessi che hanno conquistato l’Accademia e le cattedre. I Nobel dell’Economia? Generalmente si danno agli economisti di basso livello, ma qualche volta sono stati vinti da persone valide come Krugman e Stiglitz, che non sono dei matematici filosofi secondo cui l’economia ruota attorno al consumatore razionale, al mercato perfetto, alla cura dell’offerta e della domanda e a stupidaggini assolute di questo tipo.”. Sapelli ribadisce: “Non c’è nessun complotto, solo una lotta culturale. E quelli come l’amico Cazzola hanno vinto. Avete governato negli ultimi anni, da Forza Italia a Monti fino al Pd, e avete distrutto le basi industriali di questo Paese con le privatizzazioni senza liberalizzazioni. Avete distrutto l’Italia e avete aumentato le disuguaglianze, però avete vinto e possedete il potere tecnocratico in Europa e quello economico qui. Per fortuna” – chiosa – “ci sono ancora una borghesia nazionale e un pensiero intellettuale. Noi abbiamo tenuto accesa la fiaccola contro tutti. E abbiamo tenuto il punto. Questo è importante, altrimenti ci sarebbe una frattura terribile tra intellettuali e popolo”