Cinema

Suspiria, Guadagnino omaggia Dario Argento. In Usa tutti pazzi per uno “degli horror più impressionanti mai visti”

Al recente CinemaCon di Las Vegas, Amazon - che produce il film - il regista ha deciso di mostrare un assaggio del girato. Pochi minuti sono bastati per mettere d’accordo le poche centinaia di eletti alla visione: dalla giornalista del Los Angeles Times, Amy Kaufman a Lauren Cox di HollywoodLife

Ne parlano tutti benissimo. Allora sarà un capolavoro. Del non remake dell’horror di Dario Argento, Suspiria, ideato e diretto da Luca Guadagnino, ne sta scrivendo sui social mezza America. Motivo? Al recente CinemaCon di Las Vegas, Amazon – che produce il film – ha deciso di mostrare un assaggio del girato. Pochi minuti sono bastati per mettere d’accordo le poche centinaia di eletti alla visione. La giornalista del Los Angeles Times, Amy Kaufman, sostiene di essere rimasta “traumatizzata”. Il corrispondente della fanzine online Fandango ha affermato di avere visto uno dei più “disturbanti body horror” della storia del cinema. Lauren Cox di HollywoodLife ha spiegato di aver provato “a distogliere lo sguardo, ma non è stato sufficiente: solo gli effetti sonori mi perseguiteranno per il resto della mia vita”. Si sa ad Hollywood se le cantano e se le suonano, ma che sia un regista italiano a suscitare il funzionamento adulatorio proprio tra i più importanti producer hollywoodiani è un successo che non ha precedenti.

La clip vista al CinemaCon mostra la protagonista Dakota Johnson danzare per l’insegnante della scuola di danza (Tilda Swinton) e i suoi movimenti sembrano corrispondere ai movimenti violenti che compie un’altra ragazza in un’altra stanza. Secondo il report di Indiewire la protagonista inizia a danzare ma ad ogni suo passo corrisponde uno stacco di montaggio su un’altra ragazza in un’altra stanza che viene sbattuta ripetutamente contro uno specchio finché non le vengono rotte alcune ossa. La ragazza sente la mascella scoppiare fuori dal labbro mentre il parquet si bagna della sua saliva e della sua urina. Quando vediamo il dettaglio della Johnson che si sfiora i polsi, nell’altra stanza vediamo le gambe della ragazza piegarsi con “angoli innaturali” all’indietro. Quest’ultima, agonizzante, è ridotta ad un “ammasso umano contorto sul pavimento”.

Suspiria di Guadagnino è basato sull’horror di successo girato da Dario Argento nel 1977 e che l’anno scorso ha festeggiato i 40 anni con un’uscita in sala in 4k.  Il regista palermitano, quattro nomination e un Oscar vinto due mesi fa per il suo Call me by your name, ha comunque spiegato che il suo film non è un remake dell’opera di Argento, ma un “omaggio ad un’incredibile e potente emozione” che provò quando vide il film la prima volta. La star di 50 sfumature… Dakota Johnson torna a lavorare con Guadagnino dopo A bigger splash e, come nello script originale firmato da Argento e dall’allora compagna Daria Nicolodi, interpreta una ballerina che inizia la sua pratica in una prestigiosa accademia europea di ballo ma presto scopre che tra le mura della scuola c’è qualcosa di diabolico. Jessica Harper, protagonista di Suspiria nel 1977, una piccola parte anche nella versione 2018, è tra le persone che hanno potuto vedere le prime immagini del film in anteprima. “È tra gli horror più impressionanti mai visti”, ha affermato elogiando il film. Nel cast appare anche un’altra musa di Guadagnino, Tilda Swinton (The protagonists, Io sono l’amore, A bigger splash), assieme a Chloe Grace-Moretz, Mia Goth, Sylvie Testud, Angela Winkler, Małgosia Bela e Lutz Ebersdorf. Al posto dei Goblin che composero la colonna sonora del 1977 saranno i brani di Thom Yorke a esaltare la tensione del film. Infine è altamente probabile che Suspiria finisca al prossimo Festival di Venezia. Festival che, peraltro, ha sempre supportato il talento di Guadagnino (Io sono l’amore nella sezione Orizzonti 2006 e A bigger splash in Concorso nel 2015) nonostante i feroci giudizi della critica italiana che proprio al Lido l’hanno sempre bocciato per poi ritrovarsi con Call me by your name in pompa magna alla notte degli Oscar.