Capitoli

  1. Film in uscita al cinema, cosa vedere e cosa non nel weekend del 10 e 11 marzo
  2. Pagina 1
  3. Pagina 2
  4. Pagina 3
  5. Pagina 4
  6. Pagina 5
  7. Pagina 6
Cinema

Film in uscita al cinema, cosa vedere e cosa non nel weekend del 10 e 11 marzo - 6/7

RICOMINCIO DA NOI di Richard Loncraine, NOME DI DONNA di Marco Tullio Giordana, ANCHE SENZA DI TE di Francesco Bonelli, NICO, 1988 di Susanna Nicchiarelli, ETERNO FEMMINILE di Natalia Beristain, IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE di Eli Roth, THE LODGERS di Brian O'Malley: anticipazioni e recensioni

IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE di Eli Roth. Con Bruce Willis, Elisabeth Shue, Vincent D’Onofrio. Usa 2018. Durata 107’ Voto: 2,5/5 (DT)

Il pacifico chirurgo Paul Kersey vive sereno con la moglie e la figlia in un tranquillo sobborgo di Chicago. All’improvviso un terzetto di spietati ladri penetra in casa quando lui non c’è, uccidendo la donna e lasciando in fin di vita la ragazza. Il buon padre di famiglia si trasforma allora nel giustiziere della notte, felpa con cappuccio in testa, pronto a sterminare gli assassini della moglie ma anche poco raccomandabili delinquenti e capi gang che gli capitano a tiro. Convenzionale revenge movie che, se non esistesse la sua matrice diretta da Michael Winner nel 1974, rimarrebbe uno dei tanti thriller intrisi di violenza con padre bonario trasformato in killer e dal solito script superficiale privo di sottotesti. Roth lascia la firma negli estemporanei e quasi divertiti inserti gore, come negli split screen al ritmo hard rock che fanno tanto linguaggio anarchico. Solo che il sarcasmo sulla vendita facile delle armi non graffia, il rovello etico e razziale che travolse l’originale (il protagonista è un eroe o un antieroe?) non si sprigiona nemmeno come stimolo emulativo, e il sornione Willis non è l’anonima (e per questo efficace) statua di sale Charles Bronson. In fondo il senso dell’intera operazione lo declama il protagonista nel dialogare con un bimbo ferito da uno spacciatore: “Sei fan di Lebron James? Io preferisco Michael Jordan” (e noi pure). Commento musicale apocalittico di Ludwig Goransson che nella prima mezz’ora vale mezzo biglietto.