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Festival di Sanremo 2018

Sanremo 2018, le pagelle di Stefano Mannucci terza serata: il gerontocomio Pooh colpisce ancora, Meta Moro restano canditati fortissimi

Facchinetti e Fogli 2

E niente, il gerontocomio Pooh è come l’Hotel California degli Eagles, “trovi una stanza quando vuoi ma non potrai mai andartene”. Roby ormai sminuzza anche l’italiano pur di sgolarsi. Canta la parola “muAri” al posto di “muori” e “cuAre” anzichè “cuore”. Peccato sia tardi per rinforzare la squadra, altrimenti avrebbero potuto ingaggiare (a parametro zero) Memo Remigi, che ieri sera pareva più tonico e arzillo di questa anziana coppia.

Lo Stato Sociale (e Paddy) 7+

Perché c’è vecchiaia e vecchiaia. Dovessero mai sbancare il festival, questi ragazzotti arruffapopoli dovrebbero fare una statua alla signora Paddy Jones, che alla seconda uscita sul palco si è beccata un’ovazione. A guardarla piroettare in quel modo, sembrerebbe esserci speranza per tutti. Ma non provateci a casa.