Politica

Legge elettorale, plebiscito degli iscritti M5S per il sistema tedesco. Grillo: “Se passa elezioni domenica 10 settembre”

Alla consultazione online sulla piattaforma Rousseau, annunciata venerdì sera, hanno partecipato "29.005 iscritti certificati": 27.473 hanno votato sì e 1.532 no. Secondo il garante si può andare alle urne prima del 15 settembre quando scatta il diritto ai vitalizi per i parlamentari eletti in questa legislatura. Lunedì l'incontro in Parlamento con il Pd. Renzi ha aperto all'accordo dicendo che lo ha chiesto anche il capo dello Stato Sergio Mattarella

Plebiscito degli iscritti al Movimento 5 Stelle a favore della legge elettorale alla tedesca. Alla consultazione online sulla piattaforma Rousseau, annunciata venerdì sera e aperta fino alle 19 di domenica, hanno partecipato “29.005 iscritti certificati”, si legge in un post a firma di Beppe Grillo pubblicato sul suo blog, tra i quali “27.473 hanno votato sì e 1.532 hanno votato no”. Di conseguenza “la legge elettorale che il M5S voterà in Parlamento sarà il proporzionale tedesco con soglia di sbarramento al 5% ed eventuali correttivi, costituzionalmente legittimi, per garantire una maggiore governabilità”.

Poi, “una volta che avremo una legge elettorale si potrà votare subito”, scrive Grillo. “Hanno allungato il brodo fino a oggi: non hanno fatto nulla per il Paese, ma cercano disperatamente di arrivare al giorno della loro pensione da privilegiati che scatta il 15 settembre. Il MoVimento 5 Stelle vuole che si vada al voto prima di questa fatidica data: è una delicatezza istituzionale che questa classe politica sciagurata deve al popolo che ha massacrato per decenni. Venerdì 8 settembre 2017 ricorre il decimo anniversario del primo V-Day. Le elezioni domenica 10 settembre con la cancellazione dei privilegi sarebbero un modo magnifico per festeggiarlo. Noi ci siamo”.

“Non siamo disposti a scendere a compromessi né a votare altre corbellerie incostituzionali come il Verdinellum e il Rosatellum“, continua il garante del Movimento. “La discussione sulla legge elettorale da noi proposta deve avvenire in maniera trasparente nella sede apposita: il Parlamento. Gli incontri segreti a porte chiuse al Nazareno, che hanno prodotto una riforma costituzionale bocciata sono uno sfregio alle regole democratiche e un indegno mercato delle vacche“. Per lunedì 29 è previsto un faccia a faccia in Parlamento, appunto, tra i grillini e il Pd.

Domenica Matteo Renzi, intervistato dal Messaggero, ha detto che un accordo sul sistema tedesco con Berlusconi e Grillo per la legge elettorale “in teoria” è possibile, lo ha chiesto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dunque il Pd lavora “per rispondere” a questo invito, anche se “la prudenza è d’obbligo”. “I grillini non sono gli ingenui idealisti che vogliono far credere di essere”, se scelgono il tedesco “lo fanno perché sanno che conviene a loro”, ha chiosato poi l’ex premier. “Sappiamo tutti che Renzi e Berlusconi si stanno organizzando per un’alleanza pre e post elettorale, ma la legge elettorale non deve diventare ancora una volta merce di scambio“, ribatte Grillo. “Gli italiani devono avere una legge elettorale costituzionale e chiara che consenta loro di scegliere se governare il Paese con il MoVimento 5 Stelle o farsi governare dall’alleanza Pd – Forza Italia, come è da 20 anni a questa parte”.