Tutti concordi sulla bontà della nuova normativa in materia di prevenzione del rischio e sulla trasparenza, ma pareri discordanti su altri aspetti e sui relativi effetti che la sua entrata in vigore avrà per i malati. Tra questi: i risarcimenti (che diventano indennizzi) e la dimostrabilità delle colpe a carico di strutture sanitarie, medici e infermieri
IL NODO DEI RISARCIMENTI – E a proposito dei risarcimenti, secondo il relatore del ddl – il deputato Pd Federico Gelli – con la nuova legge sarà più facile incassarli. L’ammontare sarà calcolato sulla base delle tabelle sul danno biologico contenute nel codice delle assicurazioni private e aggiornate annualmente con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. “Intanto – spiega Aceti – si parla di ‘indennizzo’ e c’è il rischio che le risorse siano inferiori rispetto al passato, con tetti massimi di liquidazione che non è detto coincidano con il danno subìto dal paziente”. Una preoccupazione condivisa da Andrea Colletti, secondo cui il nuovo modello di risarcimento è “un regalo alle compagnie assicurative, che pagheranno di meno e sulla base delle loro tabelle, con l’effetto che i risarcimenti saranno notevolmente ribassati”.