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  1. Mafia Capitale, la verità di Buzzi: “Io e Carminati come Totò e Peppino. Le tangenti? Eravamo di lotta e di governo”
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Mafie

Mafia Capitale, la verità di Buzzi: “Io e Carminati come Totò e Peppino. Le tangenti? Eravamo di lotta e di governo” - 6/7

Ricatti, pezzi di storie di un passato grigio piombo che riemerge, potere e soldi, soldi per il potere. È la città che racconta ai giudici l'ex ras delle cooperative, imputato per 416 bis. L'imputato parla della corruzione, ma cerca di attenuare l'aura oscura intorno a lui e all'uomo considerato dai pm di Roma il capo dell'organizzazione

“Consigli per gli acquisti”
Gli appalti con l’ente Eur erano sempre stati particolari, ha raccontato Buzzi: “Facciamo una prima gara per il periodo 2000-2003 e ci ritroviamo una società australiana in Ati. Erano, come dire, ‘consigli per gli acquisti’ che ci arrivavano. Poi per il periodo successivo ci ritroviamo con sei società, un condominio litigioso. Nuovi consigli per gli acquisti”. E alla fine – spiega – anche Massimo Carminati è stato un pezzo di quei “consigli per gli acquisti” che andavano rispettati: “Io perdevo la gara se non mettevo dentro Carminati, lo ha portato Mancini! Il processo è Carminati e Mancini, non Carminati e Buzzi! Più chiaro di così!”.

Da quel ritrovarsi dopo anni nasce un’amicizia. O una alleanza mafiosa, secondo la tesi dell’accusa. “Ci vedevamo spesso, Noi eravamo diventati a quel punto amici, un uomo di cultura, lui era gradevolissima come persona, generoso, apprezzava poi i miei aspetti sociali. Era una persona molto colta e si era sviluppata una amicizia profonda tra me e lui”. Un carattere opposto, ha ricostruito, dove Carminati non faceva vacanze, curava i suoi quattro cani – “erano belve” – ed evitava la vita mondana.