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Cinema

Oscar 2017, la sfida per il miglior regista: Chazelle con La La Land è il favorito. Gli sfidanti: Lonergan, Jenkins, Villeneuve e Gibson - 3/3

Le quote del 32enne viaggiano su 1/10, ovvero la quasi certezza matematica di vincere la statuetta per la regia. Il cineasta nativo nella regione del New England ha già vinto tutto il vincibile

Casey Affleck and Kenneth Lonergan (a sinistra)

Barry Jenkins, classe 1979 e African-american di Miami come i suoi memorabili personaggi di Moonlight, è persino alla sua prima regia “in lungo”, oltre che alla sua prima candidatura dall’Academy in assoluto. Ciò lo distingue dal suo collega Kenneth Lonergan nato a New York nel 1962, già sceneggiatore di fama e talento, che vide la sua prima “nod” (nomination, ndr) nel 2000 per il bellissimo You Can Count On Me. Se è improbabile che la sua pur intensa direction di Manchester by the Sea gli procuri la statuetta, assai più favorevoli sono per lui i pronostici di vincerla proprio per la splendida sceneggiatura originale. Il 50enne québécois Denis Villeneuve, infine, torna a vedere dopo appena un anno un proprio film agli Oscar dopo Sicario, che di candidature ne meritò tre. Nessuna, tuttavia, lo riguardava direttamente come invece accade ora per l’ottimo Arrival, un’elaborazione di psico-fantascienza sul linguaggio di rara maestria. Autore già affermato con titoli come Prisoners (2013) e Incendies – La donna che canta (2010 – candidato all’Oscar come film straniero), le chances di Villeneuve non sono incoraggianti, con un improbabile 40/1.