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Cinema

Film in uscita al cinema, cosa vedere (e non) nel fine settimana del 3 febbraio - 3/6

LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE di Mel Gibson, LIFE, ANIMATED di Roger Ross Williams, A UNITED KINGDOM di Amma Asante, VISTA MARE di Andrea Castoldi, BILLY LYNN di Ang Lee, SMETTO QUANDO VOGLIO – MASTERCLASS di Sydney Sibilia: anticipazioni

A UNITED KINGDOM di Amma Asante. Con David Oyelowo, Rosamund Pike, Jack Davenport. (GB, 2016), Durata: 105’ Voto 3/5 (DT)

Londra 1946. Ruth, giovanissima segretaria bianca, figlia di operai urbani, incontra Seretse, elegante studente di colore che tira di boxe, balla divertito, ma che soprattutto è erede al trono di quella che diventerà nel 1966 la repubblica del Botswana. I due si amano fin dal primo sguardo, si sposano, poi lui deve rientrare in Africa e lei vuole seguirlo con profondo sconforto di entrambe le famiglie. Arrivati nel villaggio di Seretse la coppia deve affrontare sia il fastidio di parenti e amici di lui che l’ostilità della corona inglese nel consentire ad un capo tribù africano di avere una regina bianca tanto da obbligare il quasi re all’esilio perpetuo. Il caso di Seretse con una consorte bianca diventa internazionale, si mettono di mezzo pure le compagnie americane che cercano diamanti in loco, giornalisti e parlamentari inglesi. Insomma è la vera storia della nascita del Botswana con l’insolita coppia multicolored che trionferà su tutto e tutti. Film dall’andamento singolare, quello diretto dall’attrice britannica di origine ghanese Asante: la love story è rapida come un fulmine in una Londra principalmente notturna, poi tutto il nucleo drammaturgico si trasferisce e svolge in terra d’Africa in pieno set diurno. La trama prende in ostaggio la regia e la trascina nella fitta trama dell’intreccio tra governi e sovrani più che nel privato dei due protagonisti che va come a scemare. Ma è comunque un racconto vero e sentito, orientato da uno sguardo maturo, onesto e sincero rispetto ad un fatto storico sconosciuto ai più che merita nel suo multiculturalismo istituzionale di essere ricordato con più attenzione. La Pike non è proprio al massimo della forma; mentre Oyelowo (il Martin Luther King di Selma) è interprete di pregio, misurato e credibile, che prima o poi passerà dalle parti dell’Oscar.