Capitoli

  1. Migranti, dalla Sicilia al Veneto: il business dei centri d’accoglienza è nelle mani del Nuovo Centrodestra
  2. LO SCHEMA MINEO, DOVE CHIEDEVANO LA TESSERA NCD 
  3. LA MACCHINA DA VOTI CHE FACEVA PRENDERE IL 39% AL PARTITO DI ALFANO
  4. MILIONI, CENE E FERRARI: A BENEVENTO C'È IL RE DEI PROFUGHI
  5. DALLA CALABRIA A LAMPEDUSA COL COGNATO DI ALFANO JUNIOR
  6. IN VENETO LA COOP DELL'ACCOGLIENZA FA "TROPPO BUSINESS"
  7. COOP BIANCHE E AFFARI GRIGI: L'UNIVERSO DEI CONSORZI
Cronaca

LA MACCHINA DA VOTI CHE FACEVA PRENDERE IL 39% AL PARTITO DI ALFANO - 3/7

A tre anni dalla scissione con il Pdl il partito del ministro Angelino Alfano è riuscito a proiettare il suo simbolo sulle principali strutture che lungo lo Stivale si occupano di rifugiati. Centri richiedenti asilo, di prima accoglienza, di accoglienza straordinaria, da Catania a Venezia, passando per Foggia, Crotone e la Campania: sono decine le strutture che si occupano della gestione dei migranti intascando in cambio fondi pubblici e assumendo dipendenti che in tempo di elezioni si trasformano in voti. Soprattutto per gli uomini di Ncd

Giuseppe Castiglione

Il consorzio Sol Calatino di Ragusa, citato più volte nell’inchiesta, fa parte dell’associazione temporanea d’imprese Casa della Solidarietà, che metteva insieme aziende legate ad ambienti politici di centrodestra e di centrosinistra: dal consorzio Sisifo, iscritto a Legacoop, fino a Senis Hospes e La Cascina, vicine a Comunione e Liberazione. Si tratta delle stesse cooperative che gestiscono anche altri centri nel resto d’Italia e che nel 2014 vincono la gara d’appalto per la gestione di Mineo: un bando da 100 milioni di euro, poi bloccato dal presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone, che lo ha definito “un abito su misura”. “Tutti i sindaci appartenenti al consorzio – ha raccontato Odevaine – si sono riuniti con Paolo Ragusa per spartire il numero delle assunzioni da fare”.

A livello nazionale Ncd ha preso il 3 o 4%, in quella zona ha preso il 40%”

Alla fine “lo schema Mineo” porta i suoi frutti: alle europee del 2014 in Sicilia Ncd elegge Giovanni La Via con più di 56mila preferenze. Nel suo partito è il primo degli eletti a Bruxelles: prende addirittura diecimila voti in più rispetto a quelli raccolti da Maurizio Lupi, che all’epoca era ancora ministro. “A livello nazionale – spiegherà poi Odevaine – credo che il Ncd ha preso il 3 o 4 percento, in quella zona ha preso il 40 percento”. Ovviamente c’è anche chi non ci sta. Come Valerio Marletta, sindaco di Palagonia con Rifondazione Comunista che ai magistrati racconta: “tutti quelli del mio paese entrati al Cara sono miei avversari politici e questo perché non sono entrato nel consorzio. Posso affermare con ragionevole certezza che, se avessi deciso di aderire, come comune, al consorzio, avrei verosimilmente avuto a disposizione un pacchetto di assunzioni“.  Sarà un caso, ma appena ieri il deputato Erasmo Palazzottoha denunciato un tentativo d’insabbiamento della relazione su Mineo da parte della commissione parlamentare d’inchiesta sui centri d’accoglienza.  “Tutte le persone di spicco coinvolte dalle indagini su Mineo sono legate a Ncd”, ha dichiarato il deputato.