E’ l’area che fa capo a Gianni Cuperlo. Dopo l’accordo sulle modifiche all’Italicum, mai scritto o suggellato da una segretaria e neppure da un biglietto, si è schierata per il Sì al referendum costituzionale. Per questo, ora che ha vinto il No, la sua credibilità è in calo e il riposizionamento risulta complicato.