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Grande Fratello Vip, caso Clemente Russo e Stefano Bettarini. Cruciani: “Di cosa dovrebbero parlare quei due alle tre del mattino? Di figa”

In un pezzo pubblicato su Libero il conduttore de La Zanzara scrive che non c'è da meravigliarsi che un ex calciatore e un ex pugile non parlino di Kant. E aggiunge che dare della "troia" a qualcuno non vale alcuna accusa di misoginia, è anzi un "complimento a una femmina sessualmente irresistibile e senza tabù"

“Scusate, ma secondo voi Stefano Bettarini e Clemente Russo di cosa dovrebbero parlare alle tre del mattino nella Casa del Grande Fratello (e dopo aver passato giornate intere senza fare una mazza)? Di Kant?”: parola di Giuseppe Cruciani. Il conduttore de La Zanzara, in un pezzo pubblicato su Libero, dice la sua sulle numerose polemiche scatenate dalla conversazione notturna tra il pugile e l’ex calciatore, che si sono intrattenuti fino a notte fonda a parlare dei tradimenti di Stefano Bettarini ai tempi del matrimonio con Simona Ventura (con la quale l’ex calciatore ha avuto due figli attualmente adolescenti). Sulle affermazioni fatte durante la chiacchierata, in particolare su quelle di Clemente Russo, è intervenuto anche il ministro Orlando: “Che immensa ipocrisia quella che sta attraversando l’Italia in queste ore – scrive ancora Cruciani – Persino un ministro, quello della giustizia Orlando, ha perso il suo tempo per vergare un comunicato di indignazione contro i due delinquenti e evidentemente considerati un pericolo pubblico”. La tesi di Cruciani è chiara: un ex calciatore e un pugile, tutti e due in cerca di gloria televisiva, non possono che parlare di figa. Alla faccia dei neobigotti, sottolinea Cruciani. E anche sull’aver fatto nomi e cognomi delle “conquiste” di Bettarini, il giornalista non ha dubbi: che altro ci si aspettava? D’altronde dare della “troia” a qualcuno, per il conduttore della Zanzara, non vale alcuna accusa di misoginia, è anzi un “complimento a una femmina sessualmente irresistibile e senza tabù”.