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Deutsche Bank, il vice della Merkel: “Si lamenta della speculazione? Ne ha fatto un modello di business”

"Non so se ridere o arrabbiarmi", è stato il commento di Sigmar Gabriel, leader socialdemocratico e ministro dell'Economia, alle parole dell'amministratore delegato Cryan. "Mi preoccupo per i dipendenti", ha continuato, "i manager irresponsabili si assumano le loro responsabilità". L'istituto sta per annunciare 1000 licenziamenti in Germania

Deutsche Bank non dovrebbe lamentarsi per gli attacchi degli speculatori, visto che, guidata da “manager irresponsabili”, “ha fatto della speculazione il proprio modello di business“. Parola del vicecancelliere di Angela Merkel e ministro dell’Economia Sigmar Gabriel. Il leader socialdemocratico ha criticato duramente il primo istituto di credito tedesco reduce da una settimana di passione in borsa e ora in attesa che venga ufficializzato l’accordo con le autorità Usa sull’entità della multa per gli illeciti sui mutui subprime.

Nella lettera ai dipendenti resa pubblica venerdì, l’amministratore delegato John Cryan ha lamentato che “la banca è oggetto di violente speculazioni”. Affermazione che, come riportano molti media tedeschi tra cui Stern, durante un suo viaggio a Teheran l’esponente del partito che governa insieme all’Unione cristiano-democratica e sociale (Cdu-Csu) della Merkel ha commentato dicendo: “Non sapevo se dovevo ridere o arrabbiarmi per il fatto che la banca, la quale ha fatto della speculazione un modello di attività, ora si dichiari vittima di speculatori. Mi preoccupo delle persone che sono impiegate in Deutsche Bank”.

E i dipendenti, in effetti, sono tra i primi a pagare il prezzo della crisi dell’istituto: secondo Bloomberg la banca si prepara a dichiarare 1000 esuberi tra i suoi dipendenti in Germania, con l’accordo dei sindacati, nell’ambito del maxi piano di tagli annunciato lo scorso anno da Cryan. “Lo scenario è che migliaia di persone perderanno il loro lavoro”, ha aggiunto Gabriel. “Adesso i vertici devono assumersi le responsabilità per le follie di manager irresponsabili“.