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Strage di Nizza, arrestati due uomini: sono sospettati di aver aiutato il killer della Promenade

Proseguono le indagini della polizia francese per determinare se l'autore del massacro avesse dei complici. Uno dei due appare in una foto insieme a Bouhlel davanti al camion usato per l'attacco. Sette in tutto le persone fermate finora, accusate di aver dato supporto logistico al tunisino

Due nuovi arresti sono stati effettuati dalla Polizia francese nell’ambito delle indagini sulla strage di Nizza dello scorso 14 luglio. Si tratta di due uomini, uno dei quali appare in una foto a fianco dell’attentatore, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, davanti al camion usato per compiere il massacro sulla Promenade des Anglais, in cui hanno perso la vita 84 persone. L’indiscrezione è riportata da Bfmtv.

Secondo France Presse, che cita una fonte vicina all’inchiesta in corso, i due arrestati “sono tenuti in custodia cautelare mentre gli investigatori cercano di determinare se l’attentatore tunisino ha avuto supporto logistico”. Il procuratore Francois Molins ha precisato che alcune corrispondenze tra i sospettati e Bouhlel – ucciso dalla polizia durante l’attacco – indicherebbero che i due abbiano partecipato alla pianificazione dell’attacco.

Salgono così a sette le persone arrestate, sospettate di aver aiutato in qualche modo l’attentatore. Quattro uomini e una donna sono trattenuti dalla polizia dallo scorso 21 luglio, accusate di “partecipazione a organizzazione terroristica“. Tra questi, una coppia di albanesi accusata di aver procurato a Bouhlel la pistola calibro 7.65 usata per difendersi mentre era alla guida del camion.

L’attentato compiuto nel giorno delle celebrazioni per la presa della Bastiglia è stato rivendicato dal gruppo Stato islamico ma, nonostante la presenza di alcune foto macabre inneggianti all’Isis (e tra l’altro anche ad Al Qaeda) presenti sul computer del tunisino, non vi sono prove che avesse giurato fedeltà al sedicente Califfo Al Baghdadi.