Musica

Calabria, al mare inquinato risponde la musica elettronica

Il 75% delle acque calabresi analizzate da Goletta Verde supera i limiti di balneabilità consentiti, tra acque inquinate e fortemente inquinate. Una regione che, lungi dall’esser riuscita a istituire finanche un assessorato alla Cultura e al Turismo, sembra non manifestare la benché minima volontà di investire nella tutela delle proprie risorse naturali, mare in primis. Tra le poche località a spiccare sia in termini di pulizia marittima che di economia del turismo si annovera, sullo Jonio, Soverato, in provincia di Catanzaro.

Piccola cittadina marittima, Soverato rappresenta quel modello turistico in grado di creare business sulle proprie risorse senza giungere però a depredarle: mare cristallino, paesaggi mozzafiato, servizi di livello e buon cibo sono alcuni fra gli ingredienti che rendono il territorio meta turistica ambita ma mai selvaggia: l’anti-Rimini si trova qui, e mostra tutta la forza di un modello esportabile altrove.

È tra i summenzionati ingredienti che da quest’estate va inserendosi la prima rassegna di musica elettronica Mare Mare Festival, momento dedicato alla musica elettronica pensata, scritta e prodotta rigorosamente in Italia. Due appuntamenti, 1 e 8 agosto, inseriti all’interno della più ampia cornice di quella che un tempo fu una fabbrica, l’exCOMAC, un ambiente concesso dal comune di Soverato all’Associazione Superbo per la riqualificazione di quello che si presentava ormai come uno spazio urbano vuoto e decadente: mostre, installazioni, performance, musica, street food e tanto altro per riuscire ad animare l’intera estate calabrese. Una struttura industriale, quella dell’exCOMAC, di 1500mq e mura alte oltre 4 metri, uno spazio che, dal 1 luglio al 1 settembre, intende presentarsi agli occhi del pubblico regionale come un polo culturale e d’intrattenimento unico nel suo genere, ospitando esperienze di rilievo nazionale e internazionale.

Saranno i Beat Soup, un duo di dj con base a Roma e un amore per i beat in tutte le loro declinazioni, ad aprire il Mare Mare Festival l’1 di agosto, proseguendo giorno 8 con gli artisti della Panorama Musique Records, giovanissima etichetta di musica elettronica che da Pescara è riuscita presto a imporsi come una delle realtà più floride del circuito elettronico italiano: Q*ING, Mordecai, Brianoize, Deliuan e Doitwell sono alcuni tra gli artisti che rappresenteranno l’etichetta in luogo del Mare Mare Festival.

 

Quello dell’exCOMAC non è però l’unico contesto calabrese nel quale vive e palpita l’anima della musica elettronica. Esiste, giunto alla sua seconda edizione, anche il FRAC Festival, evento itinerante di casa lo scorso anno ad Aieta e Praia a Mare e quest’anno nella città di Vibo Valentia. Una tre giorni (29/31 luglio) di musica sperimentale ed elettronica dislocata in tre diverse ambientazioni: il Sistema Bibliotecario della provincia calabrese, lo storico Castello Normanno-Svevo della città e, infine, le Terrazze del Castello Murat di Pizzo Calabro, con nomi di artisti come Factory Floor, Slow Magic, The KVB e Illum Sphere. Ma la musica non è tutto, in quanto il FRAC, acronimo per Festival di Ricerca per le Arti Contemporanee, propone anno dopo anno mostre, installazioni performance che vanno inserendosi e intervallando le vibrazioni sonore dei musicisti di volta in volta chiamati ad animarlo.

Insomma, nonostante una classe politica assolutamente deficitaria, nonostante l’assenza di un qualsivoglia piano per il turismo, nonostante l’amarezza di una regione potenzialmente votata al business marittimo ma di fatto bloccata da mille e ancora più problemi d’ordine amministrativo, persone e iniziative che propongo e impongono un altro modello possibile, un’altra visione, un’altra via.