Secondo punto: la varietà degli obiettivi. Fa male dirlo ma terroristi ben organizzati, che conoscono le abitudini dei propri concittadini hanno solo l’imbarazzo della scelta quando decidono di fare un attentato. E infatti, negli ultimi due anni le modalità sono cambiate spesso, non perché ci sia una strategia particolare, un burattinaio che da Raqqa decide cosa, dove e come colpire, ma perché è facile selezionare obiettivi e scegliere come attaccarli.