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Popolare Vicenza, Altroconsumo a soci e clienti: “Non sottoscrivete aumento e chiudete i conti, rischia bail in”

L'associazione dei consumatori avverte che se il meccanismo di salvataggio di Atlante dovesse incepparsi sarà inevitabile la risoluzione della banca a spese di azionisti e obbligazionisti

Un consiglio ai clienti della Popolare di Vicenza? “Non sottoscrivete l’aumento di capitale e portate i vostri risparmi altrove”. Firmato Altroconsumo. Il giudizio dell’associazione dei consumatori è di quelli senza appello: uscire ora, subito, perché se il meccanismo di salvataggio di Atlante dovesse incepparsi, il bail-in è pressoché inevitabile. Peraltro le adesioni all’aumento di capitale in fase di pre-marketing sono pressoché risultate nulle e tutto il peso della ricapitalizzazione rischia di cadere sulle spalle del fondo gestito da Quaestio sgr che – come si è appreso mercoledì – sottoscriverà l’inoptato a non più di 10 centesimi per azione.

“Come dare torto ai grandi investitori? – commenta Vincenzo Somma, direttore di Altroconsumo Finanza -. Anche a questi prezzi pagherebbero circa 0,4 volte il patrimonio della società. Un livello a cui si possono comprare banche migliori, come ad esempio la stessa Unicredit”. Dunque l’aumento di capitale non è un buon affare, anche se purtroppo “è inevitabile che tra chi metterà metterà i soldi in Popolare Vicenza ci saranno i piccoli investitori – prosegue Somma -. Nonostante le beffe già subite, qualcuno sarà allettato dalla possibilità di mediare il prezzo rispetto al fallimentare investimento di qualche anno fa”. Dunque? “Sconsigliamo ai piccoli risparmiatori di farlo e consigliamo ai correntisti di migrare altrove”, conclude Somma.