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Francia, Senato respinge la revoca della nazionalità per i francesi che compiono crimini legati al terrorismo

Modificato il testo presentato dall'Assemblea Nazionale per il progetto di revisione costituzionale. La decisione è stata presa in assenza di un accordo tra le due camere del parlamento sull'articolo in questione. La decadenza della nazionalità riguarderà solo i cittadini con doppio passaporto

Il presidente francese Francois Hollande dovrà rinunciare ad iscrivere nella Costituzione la revoca della nazionalità per i francesi che compiono il reato di terrorismo. Il senato ha infatti modificato il testo presentato dall’Assemblea Nazionale eliminando l’articolo 2 dal progetto di revisione costituzionale. La decisione è stata presa in assenza di un accordo tra le due camere del parlamento sull’articolo in questione: la bozza approvata dunque, contempla la revoca della nazionalità ma solo per chi possiede un doppio passaporto mentre nel testo proposto dai deputati era prevista una revoca per l’insieme dei cittadini, con o senza doppio passaporto, che si sono macchiati di crimini legati al terrorismo.

Con 186 voti favorevoli, 150 contrari e 8 astenuti i senatori sono tornati quasi interamente alla versione precedente del testo presentato dal Consiglio dei Ministri a fine dicembre, che aveva generato le accuse della maggior parte dei politici socialisti e delle altre formazioni della sinistra che giudicavano la misura esagerata e discriminatoria, e portato alle dimissioni del ministro della Giustizia Christiane Taubira. In Francia, per procedere a qualsiasi riforma della carta fondamentale, è necessario che Assemblea Nazionale e Senato approvino lo stesso identico testo che poi deve passare al vaglio definitivo dei 3/5 del Parlamento riunito in congresso a Versailles.