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Giulio Regeni e gli altri: nelle carceri egiziane si muore di tortura

A più di un mese dalla morte di Giulio Regeni il presidente egiziano Abd al-Fattah Al Sisi, promette «la verità» sull’omicidio suscitando il plauso di Renzi che parla di “evidenti e significativi passi avanti» definendo Al Sisi: “Una persona di principi che non dimentica gli impegni e i legami che abbiamo». Forse al Cairo inizia l’ “Operazione Sineddoche”: far luce su un caso per evitare che il mondo faccia troppe domande su tutti gli altri  che, una volta emersi, potrebbero trasformare Al Sisi in un alleato ancora più imbarazzante di Erdogan. Su 88 torturati 8 sono morti “sotto i ferri” una percentuale che fa apparire il carcere Abu Greib un luogo di vacanza.