Cronaca

Terrorismo, arrestato presunto foreign fighter a Cosenza: “Pronto ad arruolarsi”

L'uomo, 25 anni, faceva l'ambulante ed era di origini marocchine. Nel luglio 2015 si era recato in Turchia ed era stato respinto per motivi di sicurezza d'intesa con gli investigatori italiani. Ma lui respinge tutte le accuse: "Non sono dell'Isis. Ero andato lì per pregare". Il ministro dell'Interno. Angelino Alfano: "Le nuove norme sono efficaci e danno più strumenti ai magistrati"

Faceva il commerciante ambulante in provincia di Cosenza ma secondo la polizia era pronto ad arruolarsi in un gruppo terrorista legato all’estremismo islamico. Per questo Hamil Mehdi, un ragazzo di 25 anni di origini marocchine residente a Liuzzi (Cosenza) è stato arrestato perché sospettato di essere un foreign fighter. E’ indagato per terrorismo.

Il giovane nel luglio 2015 si era recato in Turchia ma è stato respinto dalle autorità turche per motivi di sicurezza pubblica, d’intesa con gli investigatori italiani. Durante il controllo nel bagaglio gli era stato trovato un tappeto da preghiera, un libro in lingua araba dei Fratelli Musulmani sui comportamenti che deve tenere un buon musulmano secondo il Corano, due telefoni cellulari e 800 euro in contanti. Inoltre per gli inquirenti stava progettando di trasferirsi in Belgio e aveva avuto dei contatti con Ayoub El Khazzani, l’attentatore del treno Parigi-Amsterdam. Il 25enne ha però respinto tutte le accuse: “Mi avevano già contestato di appartenere all’Isis ma io ho sempre negato. Ed anche ora ribadisco che non appartengo all’Isis. Sono andato in Turchia solamente per pregare“.

Per gli investigatori aveva un “accanito interesse per immagini, filmati e altri contenuti propagandistici riferiti all’organizzazione terroristica dello Stato Islamico, linkati quotidianamente tramite diversi siti telematici d’area”. “Il marocchino arrestato è il classico combattente straniero”, ha commentato il Coordinatore della Dda di Catanzaro, Giovanni Bombardieri. Le indagini sono state coordinate dai poliziotti della Digos di Cosenza e dell’Antiterrorismo della Direzione centrale della polizia di prevenzione.

“Le nuove norme antiterrorismo sono efficaci – ha commentato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano – e di questo sono molto orgoglioso perché premiano il lavoro delle Forze dell’Ordine e offrono nuovi strumenti normativi ai magistrati, adeguati alle strategie che siamo chiamati a fronteggiare”. La notizia ha tuttavia creato sgomento a Liuzzi: “Ancora non possiamo crederci – affermano alcuni abitanti -. Lui è sempre stato un bravo ragazzo e lavorava con il padre. Ci sembra davvero impossibile“. Sorpreso anche il sindaco, Manfredo Tedesco: “Lo conosco, la sua famiglia abita a Luzzi da molti anni e sono integrati”.