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Quarto, Gomez: “Capuozzo? Doveva dimettersi prima”. Gasparri (Fi): “Lei è il migliore dei tagliagole”

Il caso Quarto? Il sindaco Capuozzo è oggettivamente parte lesa e ha resistito a tutte le pressioni. E ai ricatti si può resistere, è giusto farlo. Ma vanno subito denunciati. E se pensi che non ci siano valenze penali, li denunci pubblicamente in Consiglio comunale“. Così il direttore de ilfattoquotidiano,it, Peter Gomez, commenta a L’Aria che Tira (La7) il caso del sindaco M5S di Quarto, Rosa Capuozzo, che su facebook ha ribadito ieri pomeriggio, dopo un flash mob, come non abbia alcuna intenzione di dimettersi. Il giornalista menziona il proprio editoriale, pubblicato lo scorso 2 gennaio su Il Fatto Quotidiano: “Già da allora ho scritto che il sindaco di Quarto avrebbe fatto meglio a dimettersi e non perché ci siano responsabilità penali. Ma, come emerge stamattina dal nuovo decreto di perquisizione della Procura antimafia di Napoli e come affiora dalle intercettazioni, Rosa Capuozzo sin dal 28 novembre è al corrente di essere vittima di un ricatto”. E aggiunge: “Se vuoi dimostrarti diverso dagli altri partiti politici, che mantengono al loro posto consiglieri comunali indagati per voto di scambio e anche rinviati a giudizio, devi prendere atto della situazione e dare un messaggio forte alla criminalità organizzata e alle mafie. Il sindaco Capuozzo avrebbe dovuto dire: ‘Sono incolpevole, però, mio malgrado, sono coinvolta in una situazione poco chiara. Mi faccio da parte così dimostro e dimostrerò che da noi le mafie non hanno diritto di cittadinanza‘. Ma tutto questo purtroppo non è avvenuto”. Nel dibattito della trasmissione interviene anche il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che osserva: “Io mi sento molto migliore della Boschi e del sindaco di Quarto, questo sia chiaro. Mentre però Berlusconi è stato estromesso arbitrariamente dal Parlamento, questi del M5S, che dovevano rinnovare e rottamare col patibolo, stanno ancora lì“. Poi definisce Gomez “il migliore dei tagliagole”. Il direttore de ilfattoquotidiano.it ribadisce: “Si tratta applicare lo stesso metro di giudizio. E’ vero che qualunque forza politica è infiltrabile dalla criminalità organizzata. La differenza la fa il modo in cui si reagisce. In questo caso, cosa possiamo dire al M5S? State reagendo con un po’ di ritardo. Io ho scritto un fondo sul Fatto il 2 gennaio, invitando il movimento a far dimettere il sindaco Capuozzo, perché bisognava dare un segnale forte. Sono poi arrivate” – continua – “le proteste del Pd, che ci stanno perché siamo in democrazia. Ma ribattere che il Pd ha avuto 50 Comuni sciolti per mafia,che è un dato vero, non vuol dire niente. Non è che se c’è stato un errore da una parte, viene giustificato l’errore dall’altra“. E chiosa: “Credo che dal caso di Quarto, non solo il M5S, ma anche il Pd debbano trarre una lezione: si smetta di commettere errori, come quello del caso di Ignazio Marino a Roma, il quale si sarebbe dovuto dimettere subito. Così si deve fare: ci si deve assumere la responsabilità politica. Ci si deve fare da parte, perché fare politica non l’ha ordinato il dottore. Bisogna dare un segnale di cambiamento. E allora sì che funziona la rottamazione. E questo vale un po’ anche per la Boschi”