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Attentati Parigi. Baptiste Burgy, sospetto terrorista, ricercato nel torinese. Polizia frena: “Seat nera ritrovata domenica in Francia”

Le autorità francesi sospettano possa essere uno dei terroristi che hanno agito a Parigi l’altra notte. I gendarmi francesi hanno inviato alle autorità di polizia italiane una nota con la quale si chiede di rintracciare una Seat nera, di modello sconosciuto, targata GUT18053 segnalata a Ventimiglia sabato 14, alle 6,35 del mattino. Ma fonti della polizia hanno fatto sapere che il veicolo sarebbe stata già ritrovato domenica in un quartiere della capitale francese

Dopo il fallito blitz delle teste di cuoio nel quartiere di Molenbeek, a Bruxelles, l’allerta si era diffusa al di qua delle Alpi. Nel primo pomeriggi la polizia stradale aveva diramato le ricerche “a tutte le pattuglie in servizio sulle autostrade del Piemonte e sulla tangenziale di Torino” di una Seat nera , sulla quale avrebbe viaggiato Baptiste Burgy, 32 anni: le autorità francesi sospettano possa essere uno dei terroristi che hanno agito a Parigi venerdì notte, uccidendo oltre 100 persone e gettando la Francia e l’Europa intera nel terrore. Il sospettato, secondo quanto appreso, sarebbe entrato ieri in Italia passando dalla frontiera di Ventimiglia. I gendarmi francesi hanno inviato alle autorità di polizia italiane una nota con la quale si chiede di rintracciare una Seat nera, di modello sconosciuto, targata GUT18053 segnalata a Ventimiglia sabato 14, alle 6,35 del mattino.

Ma d’oltralpe è arrivato il dietrofront: la Seat nera usata dai terroristi che hanno portato a termine gli attacchi di Parigi sarebbe stata già ritrovata domenica in un quartiere della capitale francese. Lo riferiscono all’agenzia Agi fonti qualificate della polizia di Stato, secondo cui “al momento non è emersa alcuna evidenza di possibili collegamenti con l’Italia o di persone transitate sul nostro territorio”.

Le autorità francesi sono sulle tracce anche di un altro uomo. Si tratta di Salah Abdeslam, 26 anni, fratello del kamikaze Ibrahim e di Mohamed, fermato a Bruxelles e rilasciato questa mattina. A oltre 48 ore dagli attentati sembrava si fosse arrestata la sua fuga, ma la notizia è stata smentita poco dopo. Dopo quasi due ore di assedio, è fallito il blitz delle teste di cuoio a Rue DelaunoyMolenbeek, quartiere della capitale belga da dove Salah sarebbe partito per andare a colpire a Parigi, e dove si era procurato le armi anche Amedy Coulibaly, killer del supermercato kosher di gennaio. Ma l’uomo non è stato catturato.

Salah, di nazionalità francese anche se residente in Belgio, aveva affittato la Seat e la Volkswagen Polo utilizzata dai terroristi che hanno attaccato la sala concerti Bataclan. Sabato mattina, inoltre, era sfuggito a un controllo degli agenti a Cambrai, mentre l’auto su cui viaggiava insieme al fratello – poi rilasciato – e a un altro uomo era diretta in Belgio. Sarebbe lui l’artificiere che ha preparato tutte le cinture esplosive dei terroristi di Parigi.