Cronaca

Vatileaks 2, la Segreteria per l’economia della Santa Sede: “Affermazioni false e fuorvianti”

Il ministero vaticano all'attacco dei libri di Nuzzi e Fittipaldi in merito alla vicenda della gestione delle spese del cardinale George Pell e delle spese sostenute dalla Segreteria per tutto il 2014: "Tali questioni sono state affrontate in una dichiarazione rilasciata all’inizio di quest’anno che non sembra essere stata citata dagli autori”

“Affermazioni false e fuorvianti”. La Segreteria per l’economia, ovvero il ministero delle finanze istituito da Papa Francesco dopo il lavoro della commissione di cui facevano parte monsignor Lucio Angel Vallejo Balda e Francesca Chaouqui, parte all’attacco contro i volumi di Emiliano Fittipaldi, Avarizia, e Gianluigi Nuzzi, Via crucis. “I libri recentemente pubblicati – accusa il dicastero vaticano – sembrano aver incluso affermazioni false e fuorvianti circa la gestione delle spese del cardinale George Pell e delle spese sostenute dalla Segreteria per tutto il 2014. Tali questioni sono state affrontate in una dichiarazione rilasciata all’inizio di quest’anno che non sembra essere stata citata dagli autori”.

I dati pubblicati dalla Segreteria per l’economia sono molto interessanti e riguardano la spesa di 500mila euro dell’organismo nel 2014, anno della sua istituzione. Tra essi ci sono innanzitutto i “costi operativi, inclusi i costi iniziali per mobili e computer per far partire il nuovo dicastero nonché gli stipendi”. Questi ultimi, stando ai dati ufficiali, ammontano a 292mila euro. Ci sono, poi, le spese del trasporto aereo del personale della Segreteria per l’economia che, da marzo a dicembre 2014, ovvero in 9 mesi, ammontano a poco meno di 4mila euro. Le altre uscite riguardano gli acquisti per gli arredi sacri (2500 euro), i viaggi e gli alloggi dei consulenti (16mila euro).

La Segreteria per l’economia sottolinea anche di non essere “stata consultata prima dell’aggiudicazione degli appalti dell’Apsa”, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, ovvero la “banca centrale del Vaticano. “Alla Segreteria – precisa ancora l’organismo della Santa Sede – non è stato chiesto di fornire specifica approvazione di ogni voce di costo prima di prendere un impegno. Queste pratiche adesso sono cambiate. Le spese della Segreteria ora richiedono l’approvazione esplicita da parte del dirigente prima che i costi possano essere sostenuti”. Inoltre, viene evidenziato che il dicastero “ha completato l’anno ben al di sotto del suo bilancio 2014 ed è stato uno dei pochi enti a proporre una riduzione della spesa complessiva nella sua richiesta di budget 2015”. Infine, viene precisato che “un appartamento vaticano è stato riservato per un membro di alto livello del personale proveniente dall’estero, con contratto a termine”. Una sistemazione che durerà “per molti anni in quanto fornisce un’opzione meno costosa per ospitare esperti internazionali”.

Twitter: @FrancescoGrana