Fatti a motore

Scandalo emissioni, AutoBild fa marcia indietro su Bmw: “Nessuna prova di manomissione”

L'articolo della rivista tedesca ha provocato la caduta in borsa del titolo Bmw. Ieri sera AutoBild ha precisato che "non intendeva in alcun modo accusare Bmw di truccare i dati sulle emissioni"

La rivista tedesca AutoBild fa marcia indietro. E dopo aver annunciato che anche le auto Bmw, su strada, avevano emissioni superiori rispetto a quelle che risultavano dai test, rettifica. Giovedì un comunicato stampa intitolato “Esclusivo, i diesel Bmw significativamente sopra i livelli ammessi” anticipava che in un articolo contenuto sul numero in edicola oggi sarebbero stati riportati gli esiti di uno studio ICCT (l’organizzazione da cui è partito lo scandalo VW) in base al quale le emissioni di NOx di una BMW X3 risultavano fino a 11 volte superiori a quelle ammesse. La casa, i cui titoli giovedì hanno perso in borsa il 5,4%, aveva risposto che “il gruppo BMW non manipola i dati sulle emissioni” e che avrebbe chiesto spiegazioni alla rivista. In tarda serata, AutoBild ha diffuso un secondo comunicato in cui sosteneva che “molti media hanno sfortunatamente interpretato male”.

I valori delle emissioni della BMW X3 xDrive 20d citata dal giornale sarebbero stati raccolti per l’ICCT dal British test institute emissions analitics durante un singolo test su strada durato un’ora. “AutoBild non ha accesso ai dettagli di svolgimento del test, che potrebbero spiegare le discrepanze con il test di omologazione Nedc”. Il tempismo con cui era uscita la notizia, e la citazione della stessa ICCT, aveva fatto pensare che lo scandalo si stesse allargando agli altri costruttori. “Alla luce dello scandalo delle emissioni Volkswagen, AutoBild ritiene importante enfatizzare che i valori di emissioni della BMW X3 testata non dimostrano in alcun modo la manipolazione o l’esistenza di un dispositivo di manomissione come sui veicoli VW”.