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Ferrovie Nord Milano: presidente Achille chiedeva rimborsi per porno e multe

Il "sistema" dell'azienda di trasporto lombarda. I magistrati contestano all'ex funzionario di aver intestato una delle due auto aziendali al figlio Marco, e anche il reato di peculato per la seconda vettura

Lo spreco alle Ferrovie Nord Milano si faceva doppio. Il presidente delle Ferrovie Nord Milano Norberto Achille si faceva rimborsare non una, ma due volte gli stessi pranzi luculliani con conti astronomici. Prima pagava con la carta di credito aziendale. Poi, non contento, presentava di nuovo la ricevuta del ristorante alla cassa della presidenza e si faceva rimborsare.

Anche la spesa telefonica per la cifra astronomica di 124 mila euro e 296 euro in cinque anni (roba da preoccuparsi seriamente per la salute) era raggiunta grazie a una duplicazione. Achille non aveva solo attribuito in uso alla moglie Patrizia e al figlio Marco due schede aziendali, ma era intervenuto anche su una terza sim “facendo addebitare le telefonate effettuate all’altro figlio Filippo sull’utenza aziendale [-] in uso a Achille Norberto – scrivono i magistrati milanesi – mediante attivazione dell’opzione cosiddetta ‘twin card’”.

Invece i magistrati contestano al padre di avere destinato all’altro figlio Marco la BMW serie 5 con relativo carburante e telepass. I magistrati contestano il reato di peculato al presidente di Ferrovie Nord Milano anche per la seconda auto aziendale a lui assegnata, la Audi A6: “La circostanza che nel fine settimana Norberto Achille sia solito consumare quasi un pieno di carburante non lascia margine in merito al fatto che l’Audi venisse utilizzata per tutto il weekend”.

Achille non aveva solo attribuito in uso alla moglie Patrizia e al figlio Marco due schede aziendali, ma era intervenuto anche su una terza sim

Tra le spese elencate dai magistrati nel provvedimento si segnalano: 900 euro spesi il 23 agosto 2009 al celebre stabilimento balneare di Daniela Santanchè e Flavio Briatore “Twiga” a Forte dei Marmi. E poi 3 mila e 749 euro per scommesse e 7 mila e 634 euro per Sky, in parte anche per film pornografici. Achille ieri mattina, dopo la notifica avvenuta lunedì dell’ordinanza del Gip Sofia Fioretta di interdizione temporanea dai pubblici uffici, si è dimesso dalla carica che ricopriva da 17 anni.

A questo personaggio, che si vantava di essere amico di Silvio Berlusconi, Forza Italia ha consegnato la guida della principale società pubblica della Regione più ricca d’Italia. La fotografia migliore della situazione nelle Ferrovie Nord Milano, FNM Spa, società quotata in Borsa e controllata da azionisti pubblici come la Regione Lombardia (57,57 per cento) e Ferrovie dello Stato (14,74 per cento) è quella scattata dall’altro indagato che – dopo avere ricevuto l’informazione di garanzia – ieri si è dimesso: il presidente del collegio sindacale Carlo Alberto Belloni. Il capo dell’organo che nelle società per azioni ha l’obbligo di controllare che tutto sia in regola svela la filosofia imperante in questo feudo di Forza Italia-Pdl e Lega Nord (tre consiglieri a testa) mentre è registrato a sua insaputa da un funzionario coraggioso e onesto dell’audit: Andrea Franzoso.

Lo scenario è quello di una lotta sotterranea tra i funzionari che fanno il loro dovere come Franzoso e il capo dell’audit, Luigi Nocerino da un lato, e il gruppo che dirigeva da quasi due decenni la società sperperando i soldi della società regionale dall’altro. Il 30 marzo 2015 il presidente del collegio sindacale Belloni parla con Nocerino e Franzoso per fargli una lavata di capo.

Tra le spese elencate anche 3 mila e 749 euro per scommesse e 7 mila e 634 euro per Sky, in parte anche per film pornografici

I carabinieri sono venuti da poco in società spediti dal pm Giovanni Polizzi e si sono presi tutti i report del servizio audit interno sulle spese anomale. “Lui (Nocerino) così facendo si fotte con le sue mani. Questo qui – dice Belloni – ce lo troviamo a Novate a pulire i cessi dei treni”. Belloni spiega al collaboratore di Nocerino “è come se difendesse un partito preso. Qui non esiste i ladri e gli onesti. Non esiste! Non esiste!. Guarda, bene che vada, esiste una serie di conniventi. Non so se mi sono spiegato. Ma ladri e onesti, non esiste”.

Tra pochi giorni comunque (a prescindere dall’intervento del pm Giovanni Polizzi che ha ottenuto l’interdizione di Achille) all’assemblea sociale del 24 maggio, saranno nominati i nuovi vertici. Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha indicato in sostituzione di Achille come presidente di Fnm Andrea Gibelli, già parlamentare e consigliere regionale della Lega, segretario generale di Maroni ora in Regione.

Come Il Fatto ha scritto, Belloni si vanta di essere amico di Gibelli. Nelle registrazioni trascritte dal giudice nell’ordinanza contro Achille si comprende che il presidente del collegio sindacale di Forza Italia si sentiva forte anche con l’arrivo del presidente leghista. Il Movimento 5 Stelle prepara battaglia. “Lunedì prossimo parteciperemo all’assemblea degli azionisti di Fnm per tutelare gli interessi dei lombardi”, dichiara il consigliere regionale Stefano Buffagni. Non si esclude la presenza in assemblea di Beppe Grillo in persona, in stile ENI, MPS o Telecom Italia.

Il padre poi sbotta anche sulle multe prese con l’auto di Ferrovie Nord: “Devo pagare solo di multe 150 mila euro per te”

Certo gli spunti non mancherebbero per una performance del leader M5S. Tra le conversazioni intercettate dai carabinieri ci sono anche quelle che provano l’uso dei telefonini aziendali da parte del figlio di Achille: “Ascolta, a proposito, ecco, il telefono, adesso non scherzo più (…) te lo faccio staccare domani” diceva il 2 marzo l’ex presidente di Fnm al figlio.

Il padre poi sbotta anche sulle multe prese con l’auto di FNM: “Devo pagare solo di multe 150 mila euro per te”. Il gip contesta ad Achille un danno di 124 mila euro per le multe prese dal figlio con la sua BMW. Il 9 aprile, otto giorni dopo l’articolo del Fatto Quotidiano che raccontava la storia dei tre quadri per 17 mila euro di spesa donati da FNM a qualche ignoto amico dei vertici della società, Achille discute con il funzionario dell’audit Franzoso dei destinatari delle tele.

Achille, scrive il Gip fa presente che “tutti erano a conoscenza della cosa e che un’eventuale comunicazione di ciò metterebbe tutti a disagio”, come a dire che è meglio per tutti se si sorvola. Franzoso, come scrive il Gip, “riprende il discorso dei quadri, uno dei quali è stato donato a Formigoni. Achille riferisce di essere a conoscenza del fatto che detti quadri sono andati alla Regione ma di non avere gestito nel dettaglio la vicenda”. Formigoni al Fatto ieri ha confermato la sua versione: “Non ho ricevuto nessun quadro e per chi dice il contrario valuterò azioni legali”.

Da Il Fatto Quotidiano del 20 maggio 2015

In data 16 gennaio 2019, la Corte di appello di Milano, in parziale riforma della sentenza emessa il 24 ottobre 2017 dal Gup di Milano, previa riqualificazione del contestato reato di peculato, in quello di appropriazione indebita, ha rideterminato in anni 2 di reclusione la pena inflitta in primo grado a Norberto Achille, disponendo in suo favore la sospensione condizionale della pena e la non menzione della condanna.