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Trenitalia, rimborso ritardo: fra i 30 e 59 minuti bonus del 25%. Ma non in denaro

La decisione amplia il risarcimento per i ritardi che superano l'ora, come promesso dopo la sanzione dell'Antitrust. Ma, a differenza di quanto previsto, l'indennizzo non riguarderà gli altri treni eventualmente persi

I clienti delle Frecce Trenitalia avranno diritto a un bonus del 25 per cento per i ritardi che vanno dai 30 e i 59 minuti. La nuova disciplina riguarda tutti i viaggi effettuati a partire dal 1 marzo 2015 su Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca. Il provvedimento, in linea con la carta dei diritti dei viaggiatori, amplia l’indennità già prevista per i ritardi uguali o superiori ai 60 minuti. L’importo non potrà però essere restituito in denaro.

L’azienda ha scritto in un comunicato che “il bonus è frutto della sempre maggiore attenzione che Trenitalia dedica alla propria clientela”. In realtà la decisione deriva da alcuni impegni presi in virtù di un richiamo che aveva portato a una sanzione di 1 milione di euro erogata dall’Antitrust a causa delle multe troppo alte per i passeggeri sprovvisti di biglietto. Nell’accordo con l’Autorità garante per la concorrenza, Trenitalia aveva promesso di risarcire i passeggeri per i ritardi relativi alle tratte di media e lunga percorrenza.

Inoltre, dal primo marzo aveva previsto il Biglietto globale misto, con cui il passeggero è tutelato per tutte le tratte qualora uno dei treni dovesse portare ritardo. Nella nota aziendale si legge invece che il viaggiatore ha diritto unicamente a un bonus relativo al singolo treno arrivato in ritardo. Inoltre, la richiesta di risarcimento può essere avanzata trascorsi 3 giorni dalla data del viaggio e fino a 12 mesi successivi. Il bonus è nominativo e valido per l’acquisto, entro 12 mesi dal giorno in cui si è verificato il ritardo e senza diritto al resto, di un nuovo titolo di viaggio.