Mondiali di Calcio

Cesare Prandelli al Galatasaray: “Io paragonato a Schettino e minacciato”

L'ex ct azzurro presentato alla stampa turca ha dichiarato di aver ricevuto lettere minatorie e giudizi severi. Poi parla della nuova avventura, ma sembra riferirsi alla fallimentare esperienza alla guida dell'Italia. "Parlando con il presidente abbiamo concordato che senza regole una squadra non può vincere"

“Non sono scappato. Ma mi hanno paragonato a Schettino e questa cosa mi ha fatto molto male”. E’ un Cesare Prandelli che guarda al passato nel presentare il suo futuro. L’ufficialità della notizia era già arrivata la scorsa settimana. Oggi arriva anche la firma di Cesare Prandelli sul contratto offerto dal Galatasaray, che garantirà all’ex ct della Nazionale azzurra due milioni a stagione, per due anni. Nella conferenza stampa di presentazione, l’allenatore di Orzinuovi, seduto a fianco del presidente del club di Istanbul Unal Aysal e con alle spalle una gigantografia che lo ritrae con la divisa ufficiale dell’Italia, ha dichiarato (come riporta la Repubblica) di “non essere scappato, nessuno di noi è scappato. Mi sono chiuso nel silenzio perché era la cosa più logica. Ho avuto a che fare con minacce e giudizi cui ho preferito non rispindere. Chi dice certe cose evidentemente è una persona cattiva dentro”. Poi ha aggiunto di non aver mai pensato di poter programmare un mio futuro dopo l’eliminazione dal Mondiale. Poi ho incontrato il presidente del Galatasaray e ho capito che vuole vincere e anche io ho voglia di vincere. Per questo ho accettato l’offerta. Voglio mettermi in gioco, penso di avere fatto la scelta giusta”.

“Ho ricevuto delle lettere di minaccia, dei messaggi. Sono cose che in ogni caso ti fanno pensare e chiudere un po’ in te stesso – ha proseguito Prandelli – Leggere articoli o vedere trasmissioni tv in cui vengo paragonato a personaggi che non voglio nominare – ha detto riferendosi al comandante Schettino – è di un cinismo assoluto. E può essere pericoloso. A due giorni dal ritorno in Italia ho ricevuto la telefonata del Galatasaray. Lì per lì non mi sentivo pronto per nessuna scelta, poi loro hanno insistito e la loro voglia di vincere mi ha convinto.Era l’unico modo per uscire da un momento non facile. In questo momento non so nemmeno se avrei accettato una proposta dall’Italia”.

Prandelli è già proiettato ai successi che vuole raggiungere nell’immediato futuro, ma elencandoli è sembrato tornare sulle vicende del recente passato e sulle polemiche che sono seguite all’eliminazione: “Parlando con il presidente abbiamo concordato che senza regole una squadra non può vincere, quindi ci saranno delle regole che permettano a tutti i componenti della squadra dei riferimenti. Quando si decide una cosa lo si fa tutti assieme, nessuno lo deve fare a livello personale. Quando si pensa al Galatasaray ognuno deve pensare alla squadra”, ha sottolineato il tecnico.

L’ex ct ha poi elogiato il numero uno della squadra del Bosforo: “Il presidente Unal Aysal, una persona con cui sin da subito abbiamo trovato una simbiosi, un personaggio carismatico che quando ti parla ti guarda negli occhi. La mia è una scelta sportiva su un progetto vincente”. Una scelta che arriva dopo le dimissioni dalla panchina azzurra, seguita alla rovinosa eliminazione dell’Italia contro l’Uruguay. L’ex ct, subito dopo, aveva annunciato di volersi prendere un lungo periodo di pausa che è stato interrotto dall’offerta milionaria del Galatasaray. Una proposta che il tecnico ha accettato nel giro di pochi giorni.

L’ex ct dell’Italia si è presentato ai giornalisti turchi dicendo “iyi günler”, “buona giornata”. “Questa società – ha continuato Prandelli – ha una storia molto ricca. Abbiamo un futuro davanti. Un progetto che deve arrivare ad un obbiettivo di una squadra vincente, una squadra che offra un calcio redditizio e vincente”. Il neo allenatore è rimasto particolarmente colpito dalla struttura che ospita il Galatasaray: “Ho visto il centro sportivo ieri, c’è una ottima organizzazione, con persone competenti, professionali e preparate, ci sono i presupposti per lavorare veramente bene”. Poi un messaggio: “Tutti i tifosi, la società, tecnici e giocatori devo pensare allo stesso modo. Il leader deve diventare la squadra. Ci sono tanti buoni giocatori ma il pensiero più forte è quello di lavorare tanto per raggiungere un obbiettivo sportivo. Quando ci siamo parlati con il presidente ha detto che lui vuole raggiungere la quarta stella, una frase che mi ha dato la garanzia di serietà e di voler vincere”, ha proseguito il tecnico italiano.

Poi il tecnico ha risposto ads alcune domande sull’ex tecnico del Galatasaray e possibile nuovo ct della Nazionale, Roberto Mancini. “Se ho sentito Mancini? Si, mi ha parlato bene della squadra e della città. Mi ha detto che qui si è trovato molto bene, che ha trovato una società organizzata e che la sua esperienza è stata molto positiva”, ha aggiunto Prandelli. “Mancini è arrivato a stagione iniziata ed ha fatto bene, da ottavo è arrivato secondo ed ha vinto la Coppa”, ha ricordato il tecnico di Orzinuovi che anche in Turchia varerà il “codice etico“.

Prandelli ha poi ha elencato gli obiettivi da raggiungere: “Vogliamo vincere la quarta stella ed andare avanti in Champions, dobbiamo prepararci da subito per avere una squadra con questa mentalità”. Poi si è soffermato sull’olandese Sneijder. “Abbiamo seguito le sue partite al Mondiale con interesse visto che è un giocatore che sta rispondendo bene a tutte le situazioni, di personalità, corsa, resistenza, è uno dei più importanti giocatori dell’Olanda e sarà uno dei più importanti del Galatasaray”.

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