Mondiali di Calcio

Brasile 2014, a Berlino stadio trasformato nel salotto più grande del mondo

Più di 700 persone si porteranno il divano da casa per seguire nell'impianto dell'Union Berlino la partita Germani-Portogallo. Tutto è nato dall'idea di un imprenditore ispirato dai cori degli ultrà: "Lo stadio è la mia casa"

È l’ultima frontiera della tradizione decennale che vuole parenti, amici o semplici conoscenti ritrovarsi tutti insieme sul divano di casa per guardarsi le partite della nazionale. Solo che stavolta, in Germania, la casa è lo stadio dell’Union Berlino: trasformato, in occasione dei Mondiali di Brasile 2014, nel più grande salotto del mondo. I tifosi si portano sofà, cuscini e coperte, si sistemano comodamente sul terreno di gioco e assistono, in compagnia di qualche migliaia di berlinesi, alle partite della Coppa del Mondo.

L’idea è venuta a Gerald Ponesky, titolare di un’azienda nella capitale tedesca, che ha raccontato ai giornali locali di essere stato ispirato dai cori degli ultrà dell’Union: “Cantavano sempre frasi del tipo ‘lo stadio è la mia casa’, e qualcosa è scattato nella mia testa”. È andato dalla dirigenza del club che gestisce lo stadio, e ha ricevuto subito il via libera per realizzare il suo progetto. La società ha allestito un enorme maxischermo da 700 pollici, ha acquistato tavoli, lampade da comò e chilometri di teloni per coprire i divani tra una partita e l’altra e proteggerli dalla pioggia. E poi ha aperto i battenti ai tifosi. Che sono arrivati numerosi. L’iniziativa, chiamata Weltmeisterschaft Wohnzimmer (in italiano “Salotto dei Mondiali”), è stata lanciata a metà aprile, e ha raccolto centinaia di adesioni, superiori anche alla capacità dell’impianto, che sul terreno di gioco può ospitare circa 700 sofà.

Per questo è stato necessario fare un sorteggio fra gli iscritti (alcuni provenienti anche dall’estero, dall’Inghilterra e dalla Francia). Tutti, comunque, dovevano provvedere a proprie spese al trasporto. E rispettare dei precisi parametri: i divani devono avere la grandezza massima di quattro piazze, e misure non superiori a 2,60 metri di larghezza e un metro di profondità. Così giovedì 12 giugno, per la partita inaugurale fra Brasile e Croazia, allo Stadion An der Alten Försterei (il secondo impianto della capitale dopo l’Olympiastadion, con una capienza di circa 20mila spettatori), sul prato verde erano ordinatamente disposti centinaia di divani. E le immagini dell’impianto berlinese hanno fatto il giro di tutti i media del pianeta.

Ma ovviamente l’iniziativa andrà a pieno regime solo questa sera, con il debutto ai Mondiali della Germania: per la partita contro il Portogallo (fischio d’inizio alle 18) sono stati riempiti anche gli ultimi buchi disponibili, con il conto dei divani registrati che ha sfondato quota 750. E sono attese non meno di 12mila persone. Certo c’è anche qualcuno che ha dimostrato di gradire di meno l’iniziativa. Alcuni ultrà dell’Union Berlino (che attualmente milita nella seconda divisione tedesca) hanno protestato per la “profanazione” della loro casa, trasformata in un salotto pubblico. E c’è stato anche qualche piccolo inconveniente: come il furto di tre sofà, che – probabilmente proprio in segno di dissenso – sono stati buttati nel fiume Wuhle, che scorre a pochi metri di distanza dall’impianto. Ma il resto è tifo e folklore: settecento divani e migliaia di persone in uno stadio, per seguire la propria nazionale. E se la Germania dovesse tornare ad alzare il trofeo 24 anni dopo Italia ’90, l’An der Alten Försterei sarà di sicuro il salotto con la festa più grande del mondo.

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