Politica

Secessione Veneto, Bossi: “Gente si incazza”. Zaia: “Giustizia a orologeria”

Il segretario del Carroccio Matteo Salvini ha annunciato una manifestazione di solidarietà nei confronti delle 24 persone coinvolte nell'operazione della Procura di Brescia: "Domenica in piazza a Verona". Renzi: "Fiducia nella magistratura". Santanchè (FI): "Reazione giudiziaria sproporzionata"

“Lo Stato non ci fa paura”. La Lega Nord si scaglia compatta contro l’operazione del Ros dei carabinieri che ha portato all’arresto di 24 secessionisti, tra cui il fondatore della Liga Veneta Franco Rocchetta. Nessuna condanna, nessuna presa di distanza dalle “varie iniziative, anche violente” che – secondo la Procura di Brescia – il gruppo avrebbe compiuto per “conquistare” l’indipendenza del Veneto dall’Italia. Anzi, è già pronta la risposta del Carroccio – impegnato nella campagna elettorale in vista delle europee – contro “la follia dello Stato”. Il segretario Matteo Salvini ha chiamato alla mobilitazione i suoi: “Domenica a Verona per protestare contro gli arresti e l’indagine anti-indipendentista”. E’ tornato anche a farsi sentire il leader storico del movimento Umberto Bossi: “Gli arresti sono un bluff”. Mentre il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha parlato di “inchiesta a orologeria”. Sulla vicenda è intervenuto da Bruxelles anche il premier Matteo Renzi: “L’esecutivo non commenta cosa fa la magistratura, abbiamo grandissima fiducia in tutti i tipi di magistratura”.

Salvini: “Siamo alla follia, domenica in piazza”
“Aiutano i clandestini, cancellando il reato di clandestinità, liberano migliaia di delinquenti con lo svuota-carceri, e arrestano chi vuole l’indipendenza. Siamo alla follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno, sbaglia”: è stato questo il commento su Facebook del segretario federale della Lega Salvini che ha annunciato una manifestazione “domenica prossima a Verona alle ore 18 per protestare contro gli arresti e l’indagine anti-indipendentista“. “Pacificamente liberi – dice il segretario – Lo Stato libera mafiosi e clandestini, e processa le idee”. Ancor più dura la reazione del deputato leghista Marco Marcolin: “Strano questo Paese: tre milioni di voti ottenuti con primarie di partito hanno fatto un premier, mentre due milioni e mezzo di voti per un legittimo referendum hanno portato i fucili del nemico a casa dei veneti. Ci vogliono trasformare in servi muti – ha detto Marcolin – Esprimo tutta la mia solidarietà al popolo veneto e a tutti i popoli che combattono quotidianamente per la loro autodeterminazione. Vogliamo un referendum vero, dove i cittadini si sentano liberi di esprimersi”.

Bossi: “Un errore. Gente si incazza”
Torna a farsi sentire anche il presidente del Carroccio, Umberto Bossi e lo fa nel suo solito stile: “Gli arresti dei secessionisti? Un errore dello Stato. Tutto si può fare – ha aggiunto – ma quando si agisce così il risultato pratico è che la gente si incazza ancora di più”. “Quasi sempre quando tirano fuori la storia delle armi contro gli indipendentisti non è vero. E’ un trucco per fermarli, ma non funziona. Non solo non va bene, ma farà esplodere la rabbia popolare“. “La mia impressione – ha aggiunto il padre della Lega all’Adnkronos – è che il Veneto ce la farà” a ottenere l’indipendenza.

Governatore Zaia: “Inchiesta a orologeria”
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha invece lanciato un sospetto pesante sull’inchiesta della Procura di Brescia che “ha i tempi e i movimenti di un elefante in una cristalleria”. “Seguire da tre anni le fasi della costruzione di una ruspa – ha osservato – significa uscire ad orologeria con degli arresti, in un momento cruciale come questo, cioè quello dell’istanza indipendentista del Veneto, e va ad inficiare questa inchiesta”. Il governatore ha però sottolineato che le sue sono considerazioni fatte “in punta di piedi, perché si rischia di parlare di cose che si conoscono al momento per grandi linee. “Qualora questa inchiesta – ha aggiunto – fosse fondatissima, parte comunque con una macchia di aver avuto un tempismo pessimo. La tempistica fa pensar male”.  Anche secondo Giancarlo Scottà, eurodeputato del Gruppo Eld – Lega Nord c’è un collegamento tra l’inchiesta e l’istanza su un referendum per l’autonomia e l’indipendenza. “Il vero terrorismo – ha attaccato Scottà – è quello di una giustizia ad orologeria che, a poche ore di distanza dall’approvazione in Commissione affari istituzionali della Regione Veneto di due ordini del giorno sulla possibilità di un referendum per l’autonomia e l’indipendenza della nostra terra, fa scattare le manette per 24 cittadini, indagati in realtà addirittura dal 2012″.

Tosi: “Provvedimento sproporzionato rispetto ai fatti”
Meno duro l’intervento del sindaco di Verona Flavio Tosi che comunque resta critico nei confronti della magistratura bresciana. “Il provvedimento della Procura di Brescia sia assolutamente sproporzionato rispetto ai fatti reali”. “A Roma – ha affermato il leader leghista – si discute dello svuota-carceri, provvedimento che prevede l’uscita di prigione di criminali veri, mentre si arrestano persone come Franco Rocchetta, che personalmente conosco da più di 20 anni, la cui pericolosità sociale è inesistente. “Le Procure – ha concluso il primo cittadino – dovrebbero perseguire la verità e la giustizia, mentre l’impressione è che in questo caso l’operazione sia di tipo politico”.

Sulla stessa linea del sindaco Tosi anche Daniela Santanchè di Forza Italia: “La risposta giudiziaria a quanto è accaduto in Veneto è sproporzionata. Mi sento come sprofondata in un film. Tutta questa vicenda è preoccupante”. “La situazione – ha comunque aggiunto – non va sottovalutata, anche perché non si risolvono i problemi trasformando i trattori in carri armati”.

Borghezio: “Ue intervenga contro l’Italia”
E la protesta della Lega arriva anche a Bruxelles. Borghezio ha infatti interrotto la seduta plenaria dell’europarlamento: “Chiedo al Parlamento Ue di intervenire per difendere la libertà di opinione”. “L’argomento non è all’ordine del giorno”, è stata la replica di Gianni Pittella (Pd), primo vicepresidente del Parlamento Ue che stava presiedendo la seduta. Ma il leghista ha poi aggiunto: “Bruxelles non può ignorare che Roma sta attuando nei confronti dei patrioti veneti comportamenti simili a quelli che condanna in tutte le altri parti del mondo…”.

Lega Nord Alto Adige: “Creeremo Stato libero del Sudtirolo”
Nonostante i magistrati bresciani abbiano sottolineato che dall’indagine non emergono collegamenti tra il gruppo indipendentista e la Lega Nord, il Carroccio si mobilita contro i 24 arresti.  Oltre alla manifestazione convocata domenica a Verona, il commissario della Lega Nord Alto Adige Sudtirol, Maurizio Fugatti ha annunciato che “venerdì mattina a Bolzano la Lega Nord firmerà un accordo con gli indipendentisti sudtirolesi dei Freiheitlichen, con cui verrà sancita chiaramente la volontà di creare lo Stato libero del Sudtirolo”. “Visto che Stato libero significa secessione – ha aggiunto Fugatti – ci chiediamo se questo sarà un motivo sufficiente, per qualche zelante procuratore, per procedere anche al nostro arresto. Se la legge in questo paese è uguale per tutti attendiamo con ansia i carabinieri, manette alla mano”.

I referendari: “Lo Stato ha perso la testa”
“Lo stato italiano ha perso la testa di fronte al processo democratico e pacifico decretato dall’89,10% degli elettori nel referendum di indipendenza del Veneto”: a dirlo in una nota è stato Gianluca Busato di Plebiscito.eu (leggi l’intervista di Alice D’Este), la realtà che ha lanciato la consultazione online per l’indipendenza del Veneto. Busato poi ha espresso solidarietà e vicinanza agli arrestati e parlato di arresti compiuti “con accuse che appaiono fin d’ora risibili”. Poi il promotore del referendum, dopo aver annunciato una manifestazione a Venezia in Piazza San Marco, ha compiuto una retromarcia: “Cari cittadini veneti, poco fa sono stato contattato dalle forze dell’ordine che mi hanno comunicato il divieto di manifestare per questa sera. Mi hanno anche comunicato che in caso di manifestazione non autorizzata saranno tenuti a reprimerla, anche con la violenza”.

Protesta dei consiglieri lombardi: “Arrestateci anche noi”
Una bandiera della Serenissima in mano e un cartello: “Siamo indipendentisti, arrestate anche noi”. Così due consiglieri regionali della Lega Nord in Lombardia, Fabio Rolfi e Jari Colla, si sono fatti fotografare tra i banchi dell’Aula del Pirellone (oggi non c’è seduta) in segno di solidarietà con gli indipendentisti del Veneto arrestati. La foto è stata pubblicata sui social network, dove è scattata la protesta di diversi militanti del Carroccio che stanno utilizzando lo stesso slogan “arrestatemi”.

Partito democratico: “Salvini pericoloso”
Contro la presa di posizione della Lega è arrivata la condanna del Partito democratico. Il responsabile sicurezza Pd Emanuele Fiano ha attaccato: “La dichiarazione del segretario della Lega Salvini (…) è non solo delirante ma colpevolmente pericolosa”. “Salvini evidentemente sa di correre un pericolo – ha sottolineato Fiano – che è quello che una parte, seppur piccola, di coloro che pensano a forme estreme di federalismo e secessione decida di passare per le vie brevi e violente coinvolgendo in questo quel che rimane del patrimonio politico della Lega”.