Politica

M5S, l’eterna balla del movimento “fascista”

Mentre “Cipì” continua allegramente a voler distruggere la Costituzione, provocando in questo modo gli entusiasmi del fior fiore del paese come Sallusti e Belpietro (dimmi con chi vai e ti dirò chi sei), vorrei osservare un minuto di silenzio come forma di solidarietà nei confronti di tutta quella mandria variegata – di destra, di centro, ma soprattutto di sinistra – che in questi anni ha accusato M5S di essere “fascista” e “nazista”. Praticamente la forma peggiore dell’estrema destra. Questi fenomeni, che non hanno mai capito minimamente cosa sia M5S (e continuano a non capirlo), reiterano accuse patetiche e non rinnovano invece critiche che risulterebbero pertinenti: insomma, non ne indovinano mezza. Giornalisti, pseudoscrittori, paraintellettuali: un disastro.

Il Movimento 5 Stelle ha non pochi difetti (manicheismo, eccessi formali, duropurismo, etc.), ma se ce n’è uno che proprio non ha è quello di essere di “estrema destra”. Non c’è mai entrato nulla con l’estrema destra. Casomai, ciclicamente, il blog di Grillo e Yoko Casaleggio reitera posizioni (per esempio sull’immigrazione) simili alla prima Lega, che vengono poi puntualmente sbugiardate dalla base dell’elettorato (che era e rimane di sinistra, con buona pace di chi si cruccia se glielo ricordi, tipo l’adorabile Barbara Lezzi). Sono posizioni che, ovviamente, sento assai distanti da me. Come trovo per nulla condivisibili i loro “vizi di forma” tramite cui sostengono – per esempio anni fa a Bolzano – che Casa Pound è un’associazione come un’altra (ma anche no). Con la destra estrema, però, M5S nulla c’entra.

Negli ultimi mesi, i sostenitori smandruppati del “fascismo inconsapevole” e dei “nuovi Balilla”, gli stessi che stanno ora esultando per il decisionismo ilare del capetto assolutista “Cipì”, hanno dovuto sopportare duri colpi (ma ovviamente non ammetteranno mai di avere sbagliato). Nello specifico.

1) Il M5S è stato l’unico a difendere la Costituzione. La sinistra, invece di solidarizzare, ha tentato di distruggere l’articolo 138 della Costituzione d’estate (così non se ne accorgeva nessuno) e ha poi sottolineato – ad esempio tramite la Preside Boldrini – come i “grillini son saliti sui tetti”. Il minimo: se vuoi far sì che una Boschi qualsiasi mi cancelli quanto scritto da Calamandrei, io come minimo – come minimo – salgo sui tetti.

2) Mentre quasi tutti giornali e tivù riverberavano il paragone gonzo tra M5S e Front National, Marine Le Pen ha detto piccata: “Non capisco perché Grillo mi odi”. Te lo spiego io perché, cara Le Pen: perché sei una fascistona. Il Movimento 5 Stelle ha rispedito al mittente qualsiasi lusinga della destra xenofoba e sarebbe appena appena onesto intellettualmente ammettere che è proprio il M5S a impedire che la rabbia degli italiani trovi casa in nuove Albe Dorate. Davvero c’è qualcuno che crede che Crimi sia il nuovo Farinacci e la Sarti la novella Eva Braun?

3) Grillo, Casaleggio e M5S hanno firmato l’appello dei “giustizialisti” di Libertà e Giustizia, noto covo di terroristi neri. Nel frattempo, quella che dovrebbe essere la sinistra “ufficiale” bacia la pantofola di “Cipì”, continua a camminare mano nella mano con Alfano e Berlusconi (vamos) e si masturba tra una riforma del Titolo V e una supercazzola piduista sul nuovo Senato. Oh, compagnucce e compagnucci: ci siete o ci fate?

P.S. “Cipì” sta per Citrullino Pingue.