Cinema

Muccino: “Sorrentino ingrato con Medusa. Ma Berlusconi la sta facendo morire”

Il regista romano in un post su Facebook critica il collega vincitore dell'Oscar per i mancati ringraziamenti alla casa di produzione. Poi scrive: "La società sta subendo una lenta indecifrabile morte per eutanasia da parte della gestione del suo padrone, Berlusconi". Il presidente Rossella: "Sono nel deserto marocchino tra i cammelli, non commento"

“Nei ringraziamenti di Paolo Sorrentino ne è mancato uno che io avrei fatto. Ovvero a chi ha finanziato e distribuito il suo film: la Medusa”. Così il regista Gabriele Muccino esordisce nel lungo post pubblicato ieri sul suo profilo Facebook. Lo spunto della sua analisi sulla vittoria de ‘La Grande bellezza’ agli Oscar è il mancato ringraziamento di Sorrentino nei riguardi del coproduttore e distributore Medusa, al ritiro dell’ambita statuetta. “La casa di produzione ha finanziato ‘La Grande bellezza’ e portato a casa un Oscar. Ma nessuno che l’abbia nominata – scrive il cineasta romano -. Eppure un film non è un quadro né una poesia. Un film ha bisogno di coraggio e denari da parte di chi vuole investire nel cinema”.

Affermazioni che Muccino (impegnato negli Usa a girare ‘Fathers and daugthers‘ con Russell Crowe) aveva già anticipato il giorno prima con un tweet accorato: “Non spegnete Medusa film. Con questo Oscar meritano fiducia e riconoscimento. Sono stati la casa dei più grandi autori italiani”.

Il regista de ‘L’Ultimo bacio’ ne approfitta anche per lanciare un allarme sul futuro dell’azienda controllata dal gruppo Mediaset e che ha avuto un ruolo determinante per la sua carriera. “L’industria del cinema è fatta di coraggio, di investimenti e di tenacia. Eppure – afferma – Medusa sta subendo una lenta indecifrabile morte per eutanasia da parte della gestione del suo padrone. Berlusconi avrà forse legittime ragioni per asfissiare quella che fino a pochissimi anni fa era la più importante, insieme a Rai Cinema, casa di produzione e distribuzione del cinema italiano”.

Muccino si augura quindi che l’agognato Oscar come miglior film straniero vinto da Sorrentino “faccia rivedere i piani di demolizione di una delle pochissime, ma migliori cose che Berlusconi abbia costruito nei suoi migliori anni, il Cinema libero e senza bandiere e propaganda”. Nel finale, il regista critica ancora l’azienda di Berlusconi, a seguito della scelta di programmare la pellicola in tv: “’La Grande Bellezza’ andava rimesso nelle sale immediatamente dopo la sua trionfale vittoria. Non in televisione. Al di là dei risultati ottenuti, è un film che ha bisogno di essere visto al cinema perché possa davvero avere voce”. 

Tantissimi i commenti al post di Muccino. C’è chi concorda col regista, chi ne approfitta per recensire il film di Sorrentino, chi sminuisce il ruolo determinante di Medusa Film nel suo successo. A riguardo, ilfattoquotidiano.it ha contattato telefonicamente il presidente di Medusa, Carlo Rossella, per chiedergli un commento sullo sfogo di Muccino. Ma l’ex direttore del Tg5 glissa con nonchalance: “Sono in Marocco, qui c’è un paesaggio bellissimo, sono tra i cammelli, non voglio commentare nulla fino a lunedì”.