Cultura

Renzi, l’edilizia scolastica e l’abilitazione scientifica nazionale

Renzi scommette sulla scuola con un piano straordinario per l’edilizia scolastica, dichiarando “ogni settimana andrò nelle scuole ad ascoltare le richieste e poi torno a Roma con i compiti a casa”.

Primo appuntamento, la scuola media Luigi Coletti a Santa Bona a Treviso. Visto che il tour comincia dal nord del Paese, per le sue prossime tappe, gli segnaliamo, non lontano da Santa Bona a Treviso, la scuola primaria di Ponzano Veneto progettata dallo studio di architettura Segantini e  C+S Associati (Carlo Cappai , Maria Alessandra Segantini) e, in provincia di Brescia, l’ampliamento della scuola elementare di Azzano Mella dell’arch. Camillo Botticini. Le due scuole, oltre ad essere sintesi di qualità architettonica, economia e risparmio energetico, reintroducono la categoria critica del bello con un’architettura elegante, pensata e studiata nei dettagli, che soppianta quella sbrigativa e volgare di un patrimonio di edilizia scolastica senescente, gravato dalla mortificante estetica “sovietica” degli anni Settanta e Ottanta, risultato dell’impiego del fallimentare processo edilizio della prefabbricazione, e dell’altrettanto fallimentare ideologismo dell’Accademia, che ha segnato l’inizio della fine dell’architettura italiana.

I rispettivi autori  di queste due opere, che hanno ricevuto premi e riconoscimenti, sono stati recentemente esclusi dall’Abilitazione Nazionale, i cui clamorosi esiti e gli spericolati giudizi della commissione di Progettazione Architettonica, sono assurti agli onori della cronaca .

Botticini e Segantini, rei di non aver prodotto, a detta dei commissari, “qualche riflessione di maggiore originalità” con pubblicazioni teoriche un tanto al chilo, pur svolgendo attività di ricerca e didattica a contratto, in prestigiose strutture nazionali e internazionali, al momento, non potranno far parte a pieno titolo, dell’Accademia italiana.  

Suggeriamo a matteo@governo.it che il rinnovamento del  Paese che vuole a  partire dalla scuola con l’edilizia scolastica, passi dall’architettura, possibilmente rifondando la sua Scuola in caduta libera a cominciare  proprio dai criteri di selezione per l’Abilitazione Scientifica Nazionale.