Politica

Berlusconi e gli ultimi fuochi della Repubblica di Arcore-Salò

Come ha scritto Peter Gomez nel suo post, di colpo Berlusconi ha capito che forse stavolta non lo salveranno. Lo ha capito quando Napolitano, per una volta, non gli ha lasciato appigli, scegliendo 4 senatori a vita totalmente diversi da lui (e il quinto ci sarebbe già: Mario Monti).

Quei quattro senatori dicono che Napolitano non lo salverà e che – dopo avere probabilmente ipotizzato una ennesima exit strategy – sta ora tramando per un Letta bis, magari con qualche transfuga al Senato dl centrodestra e 5 Stelle (tipo Orellana).

Berlusconi alza la voce perché sa che non ci sono più molte speranze. Grida ultimatum, ma non è più il più forte: non adesso, almeno.

Stiamo assistendo a una sorta di crepuscolo del gangster, di autunno caricaturale del patriarca: gli ultimi fuochi della Repubblica di Arcore-Salò.

Sarà un autunno caldo. Ci divertiremo, perché vedere l’agonia del peggiore centrodestra del mondo è oltremodo ameno (prendete i popcorn). Ma dovremo anche stare attenti, molto attenti, perché i colpi bassi si sprecheranno e varrà tutto. Anzitutto la scorrettezza, la menzogna, il delirio. Tutte armi di distrazioni di massa che, a tanti italiani, notoriamente piacciono assai.

Vamos.
Forse.