Politica

Berlusconi a Brescia. Il refuso della verità

Cosa resterà dell’adunata di Berlusconi a Brescia? La rassegna delle frasi proferite dal palco?  “Questo governo è un fatto storico, epocale perché per la prima volta nella storia della nostra Repubblica il centrodestra e il centrosinistra sono riusciti a mettersi assieme per fare il bene del Paese e mettere mano a quelle riforme necessarie”. Poi si contraddice: “’Vogliono eliminarmi perché da 20 anni sono l’unico ostacolo tra la sinistra e il potere”.

La gente fischia e applaude. Specchio della sua totale confusione, travolta nella bolgia di una politica farneticante, schizofrenica, sempre molto abile nei suoi accordi sottobanco e in certi casi anche violenta.

Oppure l’ipocrisia di B. con frasi come: “Ogni famiglia che non ce la fa rappresenta per me uno struggimento, un dolore e solo stando al governo possiamo mettere in campo quelle politiche necessarie”. Poi le parole che più gli stanno a cuore: “L’assurda condanna su Mediaset non mi farà fare un fallo di reazione, come qualcuno ha sperato,continuerò a sostenere il governo”.

Poi si fa scudo persino con i morti e cita il caso Tortora invocando la responsabilità civile anche per i Pm.

Infine: “Ai magistrati voglio dire una cosa: potrete farmi di tutto ma non potete impedirmi di essere il leader del Popolo delle libertà”.

Ma ciò che è sfuggito ai più arriva alle 18.39 via Adn Kronos: “Io sono una persona leale. Quando stringo la mano a una persona e la guardo negli occhi è come se firmassi un contratto”. E’ quanto ha sottolineato il leader del Pd Silvio Berlusconi nel suo intervento a piazza del Duomo a Brescia. 

Per quel refuso che sa di verità, Berlusconi è già leader del Pd. A insaputa di Epifani.