Mondo

I 10 eventi internazionali che, forse, vi sono sfuggiti

Ho pensato di fare una piccola riflessione su cosa ci ha portato in dono il 2012.

Una breve “Top Ten” degli eventi che potrebbero, in chiave geopolitica, cambiare lo scenario mondiale negli anni a venire.

Dall’1 gennaio 2012 è attiva la Commissione Economica Eurasiatica, il cui scopo è istituire il regime tariffario comune nell’Unione Doganale tra Bielorussia, Kazakhstan e Russia. L’obiettivo è giungere a uno spazio economico comune e quindi passare all’integrazione politica, con la nascita nel 2015 di un’Unione Eurasiatica. Alcuni analisti politici occidentali vedono la cosa con un lieve sospetto, temendo una versione aggiornata dell’Unione Sovietica. Personalmente credo che, se L’Unione Euroasiatica diverrà operativa nei tempi previsti, ci sarà un nuovo giocatore nello scacchiere mondiale: un giocatore deciso e preparato a trovare alleati per la crescita mondiale e competitori. Speriamo che i politici italiani sappiano cogliere a pieno quest’opportunità per il bene dell’Italia

Il 31 gennaio l’India annuncia di aver scelto il caccia francese Rafale per un affare d’oltre 20 miliardi di dollari: l’acquisizione di 126 aerei da combattimento multi-ruolo. Il principale sconfitto è lo Eurofighter Typhoon anglo-italo-tedesco. Pur essendo l’Italia partecipe nel consorzio produttore con Alenia Aermacchi, il nostro governo decide di acquistare gli F-35 statunitensi, spendendo soldi dei contribuenti su prodotti esteri invece che investirli nell’industria nazionale. Esiste il rischio concreto che gli Usa rimangano il maggiore produttore di caccia di nuova generazione. Il tutto a svantaggio dei governi occidentali, e particolarmente quelli europei, che diventerebbero di fatto dipendenti per le tecnologie e la fornitura di armi, dagli Usa.
I capi di stato delle cinque nazioni BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), si riuniscono a Nuova Delhi il 29 marzo per il convegno annuale dell’organizzazione, rilasciano una Dichiarazione congiunta in cui danno indicazioni di politica economica ai paesi più avanzati, auspicano un più rapido mutamento degli equilibri che governano la Banca Mondiale e il Fmi, avviano l’iter istitutivo di una nuova banca di sviluppo. A fare epoca è il linguaggio con cui i cinque rappresentanti delle economie emergenti si rivolgono a quelle più avanzate (“Non si era mai parlato all’Occidente in questo modo durante tutti questi secoli, dalla Rivoluzione Industriale in poi”, ha commentato l’ex diplomatico indiano Bhadrakum) e il passaggio ai fatti, con la creazione futura di una banca di sviluppo dei BRICS. La Banca farà concorrenza alle istituzioni di Bretton Woods, retaggio dell’ordine creatosi dopo la Seconda Guerra Mondiale. Un fatto è certo: a Nuova Delhi l’organizzazione si è finalmente proposta come centro di potere alternativo alla triade Usa-Europa-Giappone.

Il 19 luglio i delegati di Russia e Cina al Consiglio di Sicurezza dell’Onu esercitano il proprio diritto di veto bloccando una risoluzione che avrebbe permesso l’applicazione del Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite alla Siria: ossia l’intervento esterno per ristabilire “pace e sicurezza”. Si tratta del terzo veto russo-cinese in dieci mesi che va a bloccare risoluzioni patrocinate dalla Nato e dal Consiglio di Sicurezza del Golfo sul paese arabo preda di una ribellione armata. Per quanto la Russia sembra, negli ultimi giorni, pronta a mutare pensiero, Cina e Russia dimostrano di continuare a difendere la posizione Euroasiatica nei confronti dell’espansione della visione democratica “Made in USA”.

ll 22 agosto l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) ha accolto la Federazione Russa quale suo 156esimo membro, dopo un decennale negoziato che ha permesso a Mosca ottenere condizioni favorevoli. La Banca Mondiale prevede un 3% di crescita aggiuntiva del PIL per la Russia. Maggiore artefice del successo è sicuramente Vladimir Putin, rieletto presidente quest’anno dopo una pausa quadriennale che l’ha visto comunque ricoprire il ruolo di primo ministro.

In agosto le terre rare (REE in gergo) tornano alla ribalta. La prima piattaforma per la gestione della compravendita di REE viene creata nella regione di Baotou, in Cina. Nel 2012 Pechino ha pubblicato un libro bianco ad esse dedicato, nel quale pone in primo piano la necessità di proteggere l’ambiente e di sviluppare un’industria sostenibile e tecnologicamente avanzata delle terre rare. Una successiva restrizione di quote di esportazione ha generato reazioni violente (per usare un eufemismo) nei maggiori utilizzatori: USA, UE e Giappone che hanno presentato una denuncia di fronte all’Organizzazione Mondiale del Commercio. Ci sarà tensione nei prossimi anni.

In novembre Barack Obama è riconfermato presidente degli Usa. Il vincitore del premio nobel della pace e grande sostenitore  dell’utilizzo di Droni per operazioni militari “chirurgiche” (poco chirurgiche secondo molti osservatori internazionali) nel suo secondo mandato, libero dall’ansia della rielezione, potrebbe abbracciare alcune idee del suo vecchio “consigliere”  Zbigniew Brzezinski: trovare un accomodamento tra Usa e Iran, un’alleanza d’interesse con gli islamisti moderati, lo spostamento di focus dal Vicino e Medio Oriente all’Asia-Pacifico per contenere la Cina, il conferimento d’un maggior ruolo politico-militare ad alleati e clienti regionali per puntellare la traballante egemonia statunitense tramite una devoluzione delle responsabilità.

Tra l’8 e il 15 novembre si tiene a Pechino il XVIII Congresso Nazionale del Partito Comunista della Cina. Dopo lo scontro interno palesato dalla caduta in disgrazia di Bo Xilai, la Repubblica Popolare procede verso un ordinato rinnovo della dirigenza (il numericamente più importante da decenni), con la promozione di Xi Jinping, delfino designato di Hu Jintao, alla segreteria generale del Partito. La nuova generazione di dirigenti cinesi dovrà affrontare sfide epocali: mantenere il ritmo di crescita economica pur a fronte della crisi globale; procedere nella graduale conversione da economia d’esportazione alla produzione per il mercato interno; affermare la posizione cinese nel Mar Cinese Meridionale e Orientale, nodi cruciali da cui passano gran parte dei commerci mondiali e in particolare gli approvvigionamenti energetici per la Cina, il Giappone e la Corea del Sud.

Il 29 novembre l’Assemblea Generale dell’Onu assegna a grande maggioranza il rango di “Stato non membro” all’ANP. Si tratta del primo riconoscimento della Palestina come Stato dai tempi delle prime risoluzioni post-belliche. La maggior parte degli Stati europei vota a favore, inclusa l’Italia. La reazione israeliana (con la costruzione di nuovi insediamenti nei territori occupati) e le previsioni elettorali suggeriscono la radicalizzazione e lo spostamento a destra dell’asse politico in Israele. Possibili tensioni potrebbero aver luogo in medioriente.

Il 21 dicembre 2012 finisce un ciclo del calendario Maya. Il primo ministro Mario Monti, nel discorso del 21-12-12 afferma che il suo governo non cade per colpa dei Maya. Se lo dice lui… Per l’Italia si apre un nuovo ciclo che vedrà il suo incipt con le elezioni in tardo inverno 2013. La posizione strategica dell’Italia in termini militari e logistici la rende oggetto di attenzioni di differenti interessi internazionali.

Questo è tutto per oggi. Come dicono i cinesi “ che possiate vivere in un epoca interessante”. In attesa di capire se il loro modo di dire sia un augurio o un malaugurio … benvenuti nel 2013.